Luciano Spalletti (Depositphotos)
di Mimmo Carratelli
Il Napoli passeggia sul Sassuolo (4-0) al "Maradona" in un pomeriggio di festa ed è l'ottava vittoria consecutiva in campionato, tredici in totale conteggiando i successi in Champions. L'attacco azzurro è secondo in Europa dietro al Bayern: 50 reti fra Italia ed Europa (30 gol in campionato, 20 in Champions). 
Pomeriggio magico nel ricordo di Maradona che, ieri, avrebbe compiuto 62 anni. Il bel viso di Diego sul telone teso da sessanta bambini sul prato delle sue meraviglie. 
Tripletta di Osimhen che segna ininterrottamente da quattro partite, dal rientro dopo l'infortunio. Un gol all'Ajax, uno al Bologna, uno alla Roma e i tre al Sassuolo. Il nigeriano punta decisamente alla classifica dei cannonieri. Suo degno compagno Kvaratskhelia, un gol e gli assist per le prime due reti di Osimhen. Sono sette i gol di Osi in campionato, sei quelli di Kvara. I due, ormai, devastano qualsiasi difesa. 
Il Sassuolo, squadra che non fa catenaccio e fa il suo gioco coraggioso, è stato in partita con grande abnegazione. Sei volte Meret gli ha negato il gol. Il Sassuolo ha fatto il suo gioco come sa, mai deprimendosi per la netta superiorità del Napoli. Sul match si agitava per gli emiliani il fantasma del 6-1 del campionato scorso. 
È ormai disarmante la naturalezza con cui il Napoli costruisce i suoi successi. 
Contro il Sassuolo, dopo la partita di mercoledì contro i Rangers, è rientrato Anguissa, Juan Jesus in difesa al posto di Ostigard, attacco con Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia. 
Il luna park azzurro s'è acceso presto. Dopo quattro minuti, sul cross di Di Lorenzo, Kvaratskhelia spizzava di testa per Osimhen in agguato a pochi metri dalla porta: tocco di sinistro in gol. Il Napoli dimostrava da subito di volere e sapere segnare ad ogni affondo. 
Il Sassuolo non ha mai escogitato alcun accorgimento difensivo per contenere il Napoli. Non c'erano marcature strette sui centrocampisti azzurri, Frattesi non sempre addosso a Lobotka, più duro il norvegese Thorstvedt su Anguissa. 
La squadra emiliana è stata sempre pronta a distendersi in attacco. La vivacità di Laurienté a sinistra creava qualche problema, Frattesi sprintava staccandosi dalla linea mediana, Thorstvedt approfittava della prudenza di Anguissa al rientro. 
Ma era il Napoli a comandare sul concreto. Era bello, a tratti, il Sassuolo. Era inesorabile il Napoli nell'andare a colpire. Osimhen era una furia sin dall'inizio come a rimarcare la sua titolarità da numero nove sulla concorrenza (Raspadori e Simeone). Kvaratskhelia, che aveva riposato mercoledì contro i Rangers, è stato devastante, spesso allontanandosi dalla fascia sinistra per entrare nel campo, addirittura a destra quando, con un cross basso, ha servito a Osimhen la palla del raddoppio (19'). 
Il Napoli volava sulle fasce con la spinta di Di Lorenzo, un attaccante aggiunto, e Mario Rui, ancora una volta fantastico sfiorando il gol con un gran tiro deviato da Consigli sulla traversa (8'). Formidabile la gestione del gioco da parte di Lobotka. Un po' in ombra Zielinski che aveva il compito di togliere spazio e palloni a Maxime Lopez, il regista del Sassuolo, e poi si eclissava. 
Il gioco del Napoli è ormai di difficile lettura per gli avversari. C'è un tourbillon di scambio di ruoli su tutto il fronte offensivo. Con la spinta degli esterni di difesa, Lozano e Kvaratskhelia entravano spesso nel campo, quasi da mezze-ali. 
Sul fronte offensivo erano sempre quattro gli azzurri addosso alla difesa emiliana. In difesa, poi, il gigantesco Kim si concedeva uno spettacolare strappo a destra per l'assist a Kvaratskhelia (52' tiro sulla schiena di Erlic). 
A fine partita, Spalletti si è lamentato perché il Napoli ha concesso troppo al Sassuolo che ha avuto le sue chances. Palla-gol di Pinamonti a lato (16') sull'uno a zero. Sei parate di Merit (22' su Thorstvedt, 28' su Laurienté, 34' e 48' su Pinamonti, 57' e 61' su Frattesi). Il Napoli non aveva mai concesso agli avversari tante conclusioni. 
Una galoppata e il lancio di Mario Rui consentivano a Kvaratskhelia di siglare il terzo gol (36'): stop volante di destro e tiro con lo stesso piede. Spettacolare. 
Il Sassuolo accusava il colpo che ne segnava definitivamente il destino, ma continuava nella sua partita a viso aperto. La squadra emiliana non ha altro gioco. Spingeva sulla sinistra con Laurienté e la sovrapposizione del terzino Rogerio. 
Tentava di raggiungere direttamente Pinamonti coi lanci del portiere. Frattesi giocava da par suo a centrocampo. Ma il Sassuolo non poteva reggere il confronto della sfida a viso aperto e non è stato molto incisivo nelle conclusioni concessegli dal Napoli. 
Nella ripresa, con Traorè al posto di Ceide, il Sassuolo proseguiva nell'ardimentosa impresa di colpire. Come s'è detto, era sempre pronto Meret ad annullargli le puntate in gol. Il Napoli abbassava il ritmo e si ritraeva leggermente consentendo al Sassuolo di manovrare nella metà campo azzurra. 
I primi cambi di Spalletti erano Elmas per Zielinski e Ndombele per Anguissa (56'). Ndombele si inseriva bene e andava anche alla conclusione sull'invito di Kvaratskhelia (60' tiro fuori). 
Il Sassuolo finiva col cambiare l'intera mediana e l'attacco. Dentro il gioiellino uruguayano Alvarez per Pinamonti ed Henrique per Thorstvedt (65'). Poi, Obiang per Lopez (79') e Harroui per Frattesi (86'). Era sempre Laurienté il più insidioso per la difesa azzurra. 
Ovazione per l'uscita di Kvaratskhelia (71' in campo Raspadori). Nel finale Demme per Lobotka e Zanoli per Di Lorenzo (79'). Il Napoli aveva già colpito una quarta volta con Osimhen involatosi in gol su un errore della difesa del Sassuolo, mini-fuga e scavetto sull'uscita di Consigli (77'). Da ex, Raspadori ha fatto poco nei venti minuti giocati nel finale. 
Il Napoli concludeva in palleggio, ma anche con una profonda incursione di Zanoli e deviazione di Consigli in corner su Osimhen pronto a colpire ancora (88') e con un gran tiro a giro di Lozano poco oltre l'incrocio (92'). Il Sassuolo finiva in dieci per il secondo "giallo" a Laurienté (84'). 
Vittoria facile come sa renderle facili il Napoli. Il Sassuolo ha offerto il suo bel viso gentile e ha preso quattro schiaffi. Potevano essere di più. 
Domani a Liverpool per chiudere il conto del primo posto nel girone Champions con gli inglesi. Sarà spettacolo all'Anfield Stadium. Azzurri in vantaggio.