Sul nostro giornale e sul nostro sito potete scorrere la lista dei neo viceministri e sottosegretari del neonato governo Meloni: sono 8 i primi e ben 31 i secondi. Insomma: poco meno di 40 nominativi individuati per occuparsi di deleghe che vanno dalla Cultura al Cipe, dall'Editoria al Mef, dalla Difesa all’Ambiente.

Non affannatevi a trovare un rappresentante per gli Italiani all'estero. Semplicemente non c'è. Diciamo pure che, come ampiamente previsto, i 6 milioni d'italiani nel mondo non hanno trovato un loro referente vero nelle stanze di palazzo Chigi.

Il bello è che una dimenticanza del genere reca il timbro di un governo di destra-destra, erede, per ironia della sorte, di quel partito - Msi poi An - che con Mirko Tremaglia si battè duramente per ottenere il riconoscimento del diritto di voto degli italiani all'estero.

Che dire? Il ritornello è sempre lo stesso: tanti nostri connazionali contano e servono solo quando si tratta di votare. Poi, un attimo dopo, nessuno se li fila più preferendo lasciare spazio ai soliti potentati locali che poi fanno quello che vogliono. Poveri noi...