Messi e Suarez con il mate

DI MATTEO FORCINITI

Entra nel vivo il Mondiale del Qatar ed è subito scontro tra Argentina e Uruguay, la più affascinante e antica tra le rivalità calcistiche a livello di nazionali.

A scatenare l'ultimo di una serie di dispute che vanno avanti dal lontano 1901 è stato il mate, la bevanda tipica di queste terre ereditata dagli indigeni e consumata ancora oggi quotidianamente in entrambe le sponde del Rio della Plata, la zona più italiana al mondo fuori dall'Italia che del calcio ha fatto la sua religione laica. Così come il dulce de leche e il "rey del tango" Carlos Gardel, anche del mate non conosceremo mai l'origine precisa nell'eterno dibattito se sia uruguayo o argentino.

Per il viaggio in Qatar la nazionale argentina ha deciso di portarsi l'erba Canarias, una delle più note marche di mate con una particolarità: l'origine di provenienza della marca viene dall'Uruguay (anche se in realtà si produce in Brasile).

La scelta ha scatenato un vero e proprio putiferio in un'Argentina in preda al panico, al bordo del collasso economico e in perenne crisi che si aggrappa all'Abiceleste nell'ennesimo tentativo di sopravvivenza grazie al pallone. Il tutto è partito dalle foto pubblicate sui social in cui si vedevano i contenitori preparati dalla federazione con tutte le necessità da portare in viaggio. Il dettaglio della marca dell'erba scelta non è sfuggito ai più attenti.

 

Tantissimi i commenti di protesta: "Insolito e inspiegabile. Esistono decine di marche molto buone di erba mate in Argentina prodotte tra le province di Misiones e Corrientes. Eppure, la nazionale porta in Qatar una marca uruguaiana. C'è una spiegazione ufficiale? È quasi una provocazione" ha tuonato Luis Mario Pastori, parlamentare della Unión Cívica Radical (UCR). "Ovviamente non ho niente contro la nazionale della quale sono tifoso come tutti. Si tratta di difendere un prodotto della regione. L'erba Canarias si produce nel sud del Brasile (Santa Catarina, Rio Grande do Sul, Paraná) e si confeziona in Uruguay. Non è difficile da capire, no?" ha aggiunto.

La Afa (Asociación del Fútbol Argentino) al momento tace ma le voci di corridoio indicano in Messi il principale responsabile del sacrilegio dettato solo da "questioni di gusto". A contagiare Messi, raccontano i più esperti, ci sarebbe stato lo zampino di Suarez, compagno e amico fraterno dai gloriosi tempi del Barcellona.

Senza polemiche e con il profilo basso che lo ha sempre caratterizzato, anche l'Uruguay si prepara per questo Mondiale atipico di fine anno scegliendo di puntare -oltre al mate ovviamente- anche sul suo marchio di fabbrica più apprezzato: con la Celeste viaggeranno 900 chili di una carne di altissima qualità come ha appena informato l'Instituto Nacional de Carnes (INAC).

Intanto il ct Diego Alonso ha diramato la lista dei convocati che prenderanno parte al torneo. Nell'elenco ci sono tre giocatori della Serie A, tutti e 3 si chiamano Matias: Vecino (Lazio), Viña (Roma) e Olivera (Napoli). Presenti anche diverse vecchie conoscenze del campionato italiano da Muslera a Cavani, da Bentancur a Godin e da Torreira a Caceres.