I 7 sintomi di un attacco cardiaco che possono colpire esattamente un mese prima dell'attacco mortale, una ricerca li rivela.

Un attacco cardiaco è una grave emergenza medica e i sintomi di solito si manifestano rapidamente. I segni principali sono per lo più dolori al petto e giramenti di testa o vertigini.

Tuttavia, una ricerca ha dimostrato che ci sono 7 sintomi che si possono manifestare un mese prima di un attacco cardiaco.

Secondo la rivista Circulation, i medici hanno scoperto che meno di un terzo delle donne riferisce di aver avuto disturbi al petto prima dell'attacco.

Gli esperti dell'Università dell'Arkansas per le Scienze Mediche hanno scoperto che il 95% delle partecipanti ha avuto sintomi insoliti più di un mese prima dell'attacco cardiaco e che questi si sono risolti dopo l'evento.

I sintomi abituali includono dolore al petto, oppressione e pesantezza toracica. Questi sintomi potrebbero indicare che il muscolo cardiaco non riceve abbastanza sangue ossigenato.

Ma possono comparire anche dolore o debolezza alle gambe e alle braccia, sempre a causa della riduzione della circolazione, mancanza di respiro, palpitazioni.

Questi sintomi possono includere ansia, sudorazione calda, vertigini e sensazione di svenimento, oltre a stanchezza. Tutti segnali che indicano che il corpo non riceve abbastanza ossigeno.

È anche possibile che si verifichino gonfiori agli arti. Le estremità, come le dita dei piedi o delle mani, possono diventare blu, il che potrebbe essere un potenziale segnale di rischio di attacco cardiaco.

Le malattie cardiovascolari possono essere suddivise in due gruppi:

·      il primo è "cardio" e si riferisce alle condizioni che colpiscono il cuore;

·      il secondo, è quello "vascolare" e si riferisce alle condizioni che colpiscono i vasi sanguigni, come le arterie o le vene.

Le malattie cardiache e circolatorie causano un quarto di tutti i decessi, secondo i dati della British Heart Foundation (BHF).

Per quanto riguarda le cause delle malattie cardiovascolari (CVD), uno dei rischi maggiori è il fumo. Altri includono il sovrappeso e il consumo eccessivo di alcol. A ciò si aggiungono i fattori metabolici, come il colesterolo alto o il diabete.

Anche lo stress elevato può portare all'ipertensione arteriosa, che è una causa di CVD e un fattore che contribuisce agli attacchi cardiaci.

Lo stress si può gestire in vari modi per esempio attraverso l'attività fisica o la cura del benessere mentale, utilizzando tecniche come mindfulness e meditazione.