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Dallo spazio nuovi occhi controlleranno lo stato di salute del suolo, e con esso il dissesto idrogeologicoincendi costeinfrastrutture critichecondizioni meteorologiche e qualità dell'aria: sono gli occhi dei satelliti della costellazione Iride, una delle più grandi in Europa per l'Osservazione della Terra e che l'Italia, per iniziativa del governo, si prepara a costruire con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

primi due contratti, del valore complessivo di 68 milioni, prevedono la costruzione di 22 satelliti e sono stati firmati a Roma nella giornata conclusiva del New Space Economy Expoforum, l'evento organizzato da Fondazione E. Amaldi e Fiera Roma.

La responsabile dei programmi di Osservazione della Terra dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Simonetta Cheli, ha firmato con l'amministratore delegato della Argotec di Torino , David Avino, il contratto che prevede la realizzazione di10 dei 22 satelliti, e con l'amministratore delegato della OHB Italia di Milano, Roberto Aceti, il contratto per la costruzione degli altri 12 satelliti. Presenti alla firma il capo dell'Ufficio per le Politiche spaziali della Presidenza del Consiglio dei ministri, Elena Grifoni Winters, e il presidente dell'Asi, Giorgio Saccoccia.

"Con la costellazione Iride vogliamo dare un ulteriore spinta alla Space Economy italiana, certi che i temi dello spazio e dell'esplorazione spaziale sono e saranno sempre più strategici, per il rilancio economico del Paese, per la ricerca scientifica e per la protezione del nostro Pianeta", ha detto Avino. 'La costellazione Iride sarà composta da 22 piccoli satelliti ma con grandi capacità, grazie all'innovativa tecnologia italiana", ha osservato Aceti.

Il completamento di Iride è previsto entro il 2026, sotto la gestione dell'Esa con il supporto dell'Asi; entro la fine del 2025, è inoltre previsto l'affidamento opzionale del secondo lotto di satelliti, per un investimento complessivo di circa 126 milioni. Prende così il via la realizzazione di una "costellazione di costellazioni", come la definiscono gli esperti del settore. Il progetto prevede infatti un insieme di sotto-costellazioni di satelliti che utilizzano strumenti diversi e differenti tecnologie di rilevamento, come i Radar ad apertura sintetica (Sar), immagini ottiche a diversa risoluzione e in diverse frequenze, dal multispettrale all'infrarosso.

Il contratto firmato con Argotec (a capo di un gruppo industriale che comprende Officina Stellare e Rhea System) prevede lo sviluppo e la consegna di un primo lotto di 10 satelliti entro novembre 2024, con l'opzione negoziata per un secondo lotto di 15 satelliti, da consegnare entro novembre 2025.
Il contratto con OHB Italia (a capo di un gruppo che comprende OPTEC, Telespazio e Aresys), prevede lo sviluppo e la consegna di un primo lotto di 12 satelliti entro novembre 2024, con l'opzione negoziata per un secondo lotto di 12 satelliti, da consegnare entro novembre 2025.