La provincia di Bologna si aggiudica anche nel 2022 il primo posto della classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. E' la quinta volta in 33 anni. Lo rileva l'indagine pubblicata oggi dal quotidiano economico. Un'edizione, quella di quest'anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione.I 90 indicatori statistici alla base dell'indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull'inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l'indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell'indagine che aggregano più parametri (qualità della vita di giovani, bambini e anziani, qualità della vita delle donne, ecosistema urbano, indice della criminalità, indice di sportività, indice del clima, iCityrank sulle città digitali). Si confermano alcuni indicatori storici dell'indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell'aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40. Nell'inserto estraibile di 16 pagine all'interno del Sole 24 Ore vengono presentati tutti i risultati dell'indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un'indagine del dipartimento di Scienze sociali dell'università Milano Bicocca su come cambia la percezione della qualità della vita sul territorio. Analizzando alcuni risultati a livello regionale, l'Emilia-Romagna mostra un buon posizionamento: accanto a Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze, la classifica vede Parma al nono posto e Reggio Emilia al 13esimo. Le province del Trentino Alto Adige restano salde nella top ten, con Bolzano al secondo e Trento al quinto posto. In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al quarto posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto.Tra le città metropolitane, Milano, che nel 2021 era in seconda posizione, resta nella top ten, ma scende all'ottavo posto; Roma scivola al 31esimo (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18esimo posto), Genova è al 27esimo posto (perde solo una posizione), Torino al 40esimo (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98esimo posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88esimo posto, +7 posizioni). Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per 'ricchezza e consumi' Belluno, Bologna e Bolzano; per 'affari e lavoro' Milano, Trieste e Roma; per 'demografia salute e società' Bologna, Modena e Roma; per 'ambiente e servizi' Pisa, Siena e Aosta; per 'giustizia e sicurezza' Oristano, Pordenone e Sondrio; per 'cultura e tempo libero' Firenze, Trieste e Gorizia.Questo 33esimo appuntamento della classifica vede anche la nuova edizione dell'Indice della qualità della vita delle donne, che sintetizza 12 parametri. Ad offrire maggior benessere alle donne è la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari. A dare slancio alla provincia lombarda sono, in particolare, i dati relativi all'inserimento delle donne nel mondo del lavoro: Monza e Brianza registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una media nazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico). Inoltre, è terza dietro a Cagliari e Trento per speranza di vita delle donne con 86,1 anni (circa quattro anni in più rispetto a Siracusa, ultima in questo indicatore).