Roma Termini (Depositphotos)

Franco Esposito

Storia antica acquisisce connotati di estrema gravita. Da sempre luoghi di potenziali di soprusi e violenze di ogni genere, quando non si tratta di scippi e rapine, le stazioni  ferroviarie italiane sono diventate chiari sinonimi di esagerata pericolosità. Guai a chi ci capita di sera. Crescente pericolosità è testimoniata dai numeri. 

Novecentottanta gli arresti effettuati dalla polizia ferroviaria nel 2022. Trecentotrentasei le armi sequestrate, a fronte di 11.843 servizi anti borseggio effettuati a bordo dei treni. Olte a tre chili di eroina e due di cocaina. Numeri indubbiamente imponenti, decisamente allarmanti. Le stazioni feroviare si confermano luoghi di degrado e criminalità. Entrambi i fenomeni sono in aumento. "Un viaggio sicuro parte anche da te, fai attenzione ai borseggiatori", è l'avvertimento rivolto ai turisti dalle biglietterie automatiche della stazione Termini. Il principale nodo ferroviario in Italia, 

Il messaggio scorre sulla schermo in inglese, francese,  spagnolo, tedesco arabo, cinese. Le biglietterie hanno messo in guardia anche la ragazza israeliana accoltellata la sera del 31 dicembre mentre acquistava il biglietto per Fiumicino. Apparentemente senza motivo. Fuggito rapidamente, l'accoltellatore è stato poi arrestato a Milano.  Mentre era seduto sul treno per Brescia. "Adesso che faranno? Scriveranno attenti a chi ha il coltello in mano?". 

Giorni dopo la serata di folle violenza, la stazione Termini è presidiata da agenti in borghese, in tenuta antisommossa, con i cani antidroga. 

La stazione Termini è abitata da anni da coppie che non sanno dove dormire o non possono permettersi il pagamento di poche euro presso pensioni di infimo grado. Alcune hanno scelto un angolo di via Giolitti. Il sonno notturno in compagnia di enormi pupazzi di stoffa imbottita, appoggiati alle fortezze di cartoni. Anch'esse  immancabili nelle immediate adiacenze della stazione. Ma le forze dell'ordine? "A volte, se possono, si rigirano dall'altro lato, danno le spalle ai disgraziati (o sfortunati) costretti ad un'esistenza di estremo arrangiamento. Questa non è vita, proprio no. 

Può essere rischioso, a Termini e altrove, indossare un giubbino elegante. Basta la vista del capo di vestiario per scatenare i malintensionati. Intorno alla stazione quasi ogni giorno, si registrano risse e liti. Uomini senza fissa dimora sono disposti a tutto. A dicembre uno ha colpito con un pugno un ambulante del Blangadesh . Palese il tentativo di fregargli a merce. É stato arrestato. 

In pieno pomeriggio, in via Marsala, all'altezza di uno dei varchi di entrata e uscita. Un polacco ha colpito alla testa con una bottiglia; in tasca aveva una pinza dalla punta accuminata. 

Ad agosto, praticamente a mezzanotte, un gruppo di nordafricani ha scatenato una rissa, calcio e pugni anche a un carabiniere. Alexsander Mateusz Chomiak è arrivato dalla Puglia il giorno stesso che ha accoltellato la turista israeliana. L'episodio di bieca ingiustificata violenza è avvenuto davanti alle biglietterie: lei si guarda intorno, digita la stazione di partenza e quella di arrivo, a quel punto scatta il raptus omicida dell'accoltellatore. 

Il polacco, 24 anni, è arrivato da otto mesi in Italia. Venezia, Torino, Livigno, Roma. A inizio dicembre è stato ricoverato in seguito a uno svenimento. I commercianti di Termini mai hanno fatto mancare la loro protesta. "Non siamo tranquilli". E alla stazione Tiburtina va anche peggio. Chi passa da quelle parti sa di rischiare molto di questi tempi. C'è troppa gente in libertà con idee strane. "Bisogna tenere gli occhi sempre sgranati, quando si va a Termini o nelle strade vicine. Devi sapere che il diavolo veste Prada. Intorno alla stazione Termini quasi ogni notte scoppia una rissa o una lite. 

La situazione minaccia di sconfinare in ripetuti episodi di estrema violenza. Potrebbe risultare letale l'assuefazione a certi episodi di arroganza che talvolta provocano conseguenze irreparabili. Durante i controlli eseguiti il secondo giorno del nuovo anno, a Termini sono stati denunciati cinque stranieri a piede libero. I pericoli, evidentemente, non sono all'interno della stazione, ma al suo esterno. Un mondo che riesce difficile da qualificare. Un brutto mondo. 

Ma i controlli? All'interno della srazione Termini sono in funzione milleduecento telecamere. Controllano ogni movimento I commercianti dispongono di un pulsante che permette di lanciare l'allarme direttamente a polizia e carabinieri, in caso di problemi. Ma i commercianti della zona lo stesso non sono tranquilli. In particolare di sera. In allarme anche i passeggeri in partenza e in arrivo a Termini.  Non è infrequente vedere ragazze terrorizzate, persone scippate, gente che entra nei negozi per rubare o truffare. 

Vivono nella paura i commercianti della stazione Tiburtina. Il dispositivo per la lanciare l'allarme – dicono – serve a poco. Prima che arrivino le forze dell'ordine, i ladri sono già fuggiti indisturbati.    

Il problema è serissimo, ma come nel caso delle leggi, chi por le mani seriamente a esse?