Pietro Franzese
di ROBERTO ZANNI
La plastica è uno dei grandi nemici del mondo e gli Stati Uniti ne sono il primo 'produttore'. Ogni americano all'anno sforna infatti 130 chili di rifiuti di plastica, un numero senza eguali in tutto il globo. Ma anche l'Italia purtroppo non è da meno: infatti è il secondo Paese d'Europa in questa classifica che Pietro Franzese ed Emiliano Fava vorrebbero vedere almeno ridotta nel tempo. Per farlo hanno pensato alla bicicletta e a un viaggio di sensibilizzazione che durerà oltre 6.000 chilometri.
Un coast-to-coast negli Stati Uniti con la bandiera italiana per combattere la produzione dei rifiuti di plastica nel mondo e raccogliere fondi per un'organizzazione, Plastic Free, che si è impegnata a combattere questa piaga che colpisce tutti i continenti. La coppia Franzese-Fava partirà dall'Italia il 16 gennaio (ma ci sarà un 'assaggio' a Milano il 14) dalla Malpensa, per atterrare in California e quindi ripartire, ma questa volta in sella alla loro bicicletta da San Francisco, dal Golden Gate, per arrivare, ecco il traguardo, dall'altra parte degli Stati Uniti, in Florida, a Key West.

Emiliano Fava

Quanto tempo ci impiegheranno? Per avere un'idea il record per un coast-to-coast relativo alla Race Across America, RAAM, competizione definita 'ultra-distance road cycling' su una distanza di quasi 5.000 chilometri è detenuto dall'austriaco Christoph Strasser che nel 2019, partendo da Oceanside (California) per arrivare a Annapolis (Maryland) impiegò 8 giorni, 6 ore e 16 minuti. Strasser però è uno specialista di questo genere di competizioni mentre Franzese e Fava non faranno a gara a chi arriverà primo, ma useranno il loro viaggio come detto per sensibilizzare su un problema che affligge il mondo intero, l'inquinamento dalla plastica.
"Viaggiare in bicicletta - ha spiegato la coppia - è uno dei modi più sostenibili per scoprire il mondo e le sue bellezze". Ne avranno il tempo perchè da San Francisco fino a Key West, gli Stati Uniti sono zeppi di meraviglie da vedere compresi alcuni punti dove pedalare non sarà per nulla facile a cominciare da El Camino del Diablo, la via del diavolo, 400 chilometri che attraversano alcune delle più inospitali zone dell'Arizona nel Sonoran Desert, una sfida di quelle bollenti...
I due italiani attraverso gli Stati Uniti, questo il nome del progetto (2 Italians across the US) useranno due biciclette gravel, vale a dire mezzi che sono stati costruiti per trasportare tutta l'attrezzatura di cui si ha bisogno per questo genere di avventure, in grado di gestire differenti condizioni climatiche e anche diverse superfici stradali. Pneumatici più larghi, telai dal passo più lungo che le rendono più stabili nel fuoristrada. Franzese e Fava inoltre non ricorreranno ad aiuti esterni di qualsiasi genere, anche tecnici, infatti saranno autosufficienti, utilizzando per lo più una tenda da campeggio per dormire e un fornelletto a gas per cucinare.
I fondi che verranno raccolti, attraverso la piattaforma GoFundMe saranno tutti devoluti a Plastic Free, organizzazione italiana nata nel 2019, che si occupa di vari aspetti di questo tipo di inquinamento, dalla creazione di 'clean up' a diversi tipi di sensibilizzazione. Come quello che vedrà protagonisti sui pedali Pietro ed Emiliano che sono documentaristi e che durante i loro 6.000 chilometri americani raccoglieranno immagini, video e foto, per raccontare il loro viaggio e per spiegare i danni fatti dalla plastica.