di Mimmo Carratelli
Eintracht Francoforte, chi si rivede trent'anni dopo.
Una brutta faccenda quel 7 dicembre 1994, ottavi di finale di Coppa Uefa. Un putiferio al San Paolo. Il Napoli di Boskov con Boghossian, Pinuccio Taglialatela, Pari, Buso, Fabio Cannavaro, Pecchia, Tarantino, Agostini aveva perso in Germania 0-1, perse anche a Fuorigrotta 0-1.
Eravamo nervosi a quei tempi. Fumogeni e oggetti in campo. Squalifica internazionale.
Tempi nuovi, altra storia. Napoli mattatore in campionato cerca gloria e nuovi traguardi in Europa: i quarti di Champions, per esempio, mai toccati. Per arrivarci c'è l'ostacolo Eintracht con gloria lontanissima in Coppa dei campioni, il 3-7 beccato in finale a Glasgow dal Real Madrid strapotente di quegli anni con Di Stefano, Puskas, Gento e Del Sol, era maggio 1960.
L'Eintracht è sesto in Bundesliga, ha superato il girone di Champions contro Tottenham, Marsiglia e Sporting Lisbona senza le "cifre" luccicanti del Napoli nel suo girone contro Liverpool, Rangers e Ajax, venti gol, l'attacco migliore della prima fase di Champions.
Roba dell'anno scorso. Si riparte da zero.
La squadra tedesca è alla portata del Napoli, ma il clima Champions e il prestigio degli azzurri in Europa, l'entusiasmo del Deutsche Bank Park, 50mila posti, solleciteranno l'Eintracht all'impresa. La squadra di Francoforte ha vinto l'ultima Europa League battendo in finale i Rangers di Glasgow a Siviglia, partita risolta ai rigori. Hanno un trofeo da sbandierare.
Il meglio dei tedeschi sta fra centrocampo e attacco, non impeccabile la difesa. Nella linea mediana (3-4-2-1) il mancino Philipp Max, cross calibrati, abile sulle punizioni, è l'elemento di spicco.
Al centro Sow, un solido svizzero. Sulla destra Knauff molto veloce e il giapponese Kamada amico del gol (3 in Champions, 7 in Bundesliga).
Trequartisti il danese Lindstrom, reduce da un infortunio, buona tecnica e il "vecchio " Goetze, 31 anni, ex Bayern. Kolo Muani, francese di famiglia congolese, vicecampione in Qatar, è centravanti molto dinamico e aggressivo (2 gol in Champions, 10 in Bundesliga). In difesa, tedeschi un po' lenti con un colosso camerunese, N'Dicka, 1,92.
Dopo le partite dei gironi e il campionato è la prima sfida dentro o fuori, eliminazione diretta, la vera novità di questo doppio confronto con l'Eintracht, stasera a Francoforte, mercoledì 15 marzo il "ritorno" al "Maradona".
Per un Napoli che non fa calcoli, che gioca le partite per imporsi e padroneggiarle, la prima in trasferta non cambia tattica e atteggiamento. A Francoforte il Napoli vorrà fare il Napoli.
L'impressione è che la qualificazione ai quarti va centrata proprio stasera. I bookmakers bancano la vittoria del Napoli a 2,15, la vittoria dell'Eintracht a 3,30. Vantaggio azzurro, però non nettissimo.
Le chance del Napoli sono però molteplici, non solo il gran gioco di squadra, ma anche le individualità strepitose che possono conquistare il risultato come s'è visto a Reggio Emilia con i due "assolo" di Kvaratskhelia e Osimhen a decidere la partita.
Il tabellone che porta ai quarti di finale è interessante perchè sul cammino di chi supera gli ottavi non ci saranno alcune big che si elimineranno tra loro (Paris Saint Germain-Bayern, Liverpool-Real Madrid, Lipsia-Manchester City, Dortmund-Chelsea), un vantaggio per andare avanti.
A Francoforte tanta attesa per il Napoli delle meraviglie, duemila tifosi napoletani sugli spalti, e fari puntati su Osimhen-Kvaratskhelia, la coppia regina di questa Champions.