DI STEFANO CASINI

Una delle poche regole che condividono milioni di italiani sparsi per il mondo, almeno coloro che "si sentono italiani", è quella che, per ottenere la cittadinanza per matrimonio, è imprescindibile ora, parlare "minimamente" l'ITALIANO.

Devo imparare l'italiano per ottenere la cittadinanza italiana per matrimonio 

Dal 4 dicembre 2018 è entrata in vigore la legge di conversione o 132, che ha recepito nuovi requisiti per ottenere l'approvazione della cittadinanza per matrimonio. Alla legge 91/1992 è stato aggiunto l'articolo 9.1, con il quale è stata promulgata come condizione obbligatoria la dimostrazione di una soddisfacente conoscenza della lingua italiana, non inferiore al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Ricordo, nel 2019 che un mio caro amico, ora scomparso, aveva iniziato nell'anno 2007 le pratiche di cittadinanza per sua moglie. Aspettò 12 anni per ottenere la cittadinanza di sua moglie e io andai con loro in Cancelleria come testimone!!! le fecero un breve esame di Italiano.....l'avevo aiutata anche io a imparare un italiano basico!              

                                       

La verifica della padronanza fluente della lingua italiana viene comunque effettuata al momento della domanda attraverso la presentazione in Consolato di: Titolo di studio rilasciato da un istituto didattico italiano pubblico o privato. Una certificazione rilasciata da un istituto di certificazione. Ma ovviamente, se pensiamo nella cittadinanza per matrimonio, il numero di richieste é molto inferiore a quello di richieste dirette di cittadinanza.

Ma ora andiamo all'altro argomento che più interessa decine di migliaia di discendenti di italiani in Uruguay!

Quanto impiega una struttura consolare per rilasciare la cittadinanza italiana una volta presentata la pratica?

A livello mondiale, questa domanda ha una grande quantità di risposte. Se siamo in Svizzera, è tutto piú facile, perché il cittadino con diritto ad averla, può semplicemente fare un salto nel paese di origine dell'avo e, nel giro di pochi mesi, potrà accedere, sempre attraverso le strutture consolari italiane in Svizzera, all'ambita cittadinanza. É anche vero che tutto dipende dalla città, provincia, capoluogo, paese, paesino e paesello dove si deve fare la richiesta da parte del Consolato per vidimare tutti i documenti della pratica!!! Nel Sud, per esempio, è, molto spesso, tutto piú lento del Nord! Una volta visionate tutte le pratiche e una volta che gli addetti alla cittadinanza di ogni struttura consolare, abbiano corroborato che è tutto in regola, dovranno chiedere alla città, provincia o paesello dove è nato il capostipite italiano che trasmette la cittadinanza un nulla osta per sapere se, anche in Italia, è tutto in regola. Queste procedure "kafkiane" fanno si che le attese possano essere veramente ridicole.

Gli stessi "gestori di cittadinanza", ditte che si specializzano in rendere piú speditive le pratiche a coloro che vogliono ottenere la cittadinanza italiana (ce ne sono migliaia ovunque), ti assicurano che, nel giro di poco piú di un anno, si potrà ottenere una cittadinanza italiana, sempre e quando sia tutto in regola. Cosa fanno i benedetti "gestori"? In realtà hanno uffici in loco e in Italia, con tanto di buffet di avvocati e notai, che possono gestire "in loco" la richiesta nel comune di origine, ottenendo un certificato di nascita dell'avo o un certificato di battesimo in una parrocchia che, per lo Stato Italiano, ha lo stesso valore. 

In ogni caso, se una delle tue domande più frequenti quando si tratta di ottenere la nazionalità è quanto tempo ci vuole per ottenere la cittadinanza italiana, sappi che se la richiedi dall'estero e in una struttura consolare semplice, i tempi di attesa possono essere lunghi o lunghissimi. Dall'estero il tempo minimo di attesa è di circa 12-24 mesi e ci sono diversi casi in cui ci vuole anche più tempo del previsto. É questo anche il caso della Cancelleria Italiana di Montevideo: ogni tanto si chiudono anche le richieste via internet e, secondo le regole imposte dal MAE, c'è un numero chiuso di pratiche che una struttura può fare al giorno, non piú di tante (non so se ora sono 10,20 o 30 al giorno).  Ma a quanto pare in Uruguay è stato tutto bloccato. Perché????? Aldilà di questo, siccome ora è tutto via sito web, centinaia di migliaia di persone che vogliono ottenere la nostra cittadinanza in tutto il mondo avendo tutte le carte in regola, documenti pronti, tradotti e "apostillas", potranno attendere anche molti anni.

Ma perché questo ritardo? Dall'inizio del XXI secolo, il numero di persone che richiedono la doppia nazionalità italiana è aumentato in modo esponenziale, quindi il processo è diventato più lento di prima. Ricordo che, quando giunsi in Uruguay, alla Cancelleria Consolare italiana del 1965-70, una volta che un cittadino avesse portato tutto il cartaceo da presentare, nel giro di un massimo di 6 mesi, poteva andare a prendere il proprio passaporto italiano.

In realtà, questo, non dovrebbe essere motivo di preoccupazione, perché a causa dell'elevato numero di casi nei consolati, il MAE ha provveduto ad accelerare il processo di assegnazione dei turni per effettuare la richiesta, ma, certamente, questo non accade a Montevideo. Dove, Al posto di assumere piú impiegati dato l'alto numero di presenti nel paese é stata costruita una faraonica struttura ( costata due milioni di dollari)  "per far stare piú comodo il pubblico che aspetta" hanno detto alcuni politici locali e del Maie....Ma quale pubblico se si entra solo su appuntamento??????? Insomma non é cambiato nulla.....

Allora, quanto tempo ci vuole veramente per ottenere la cittadinanza italiana? La risposta è semplice: dipenderà da quanto tempo impiegherà il consolato a concedere il tuo turno e a visionare i documenti da te forniti. Successivamente, che vengano approvati dal Ministero dell'Interno italiano e, infine, che vengano iscritti all'Anagrafe degli Italiani residenti all'estero (AIRE).

Un altro fattore determinante per sapere quanto tempo impiega la cittadinanza italiana è il numero di persone che hanno assegnato allo studio del processo, poiché, nel caso di alcune strutture consolari come quella di Montevideo, il numero del personale non solo non corrisponde alla domanda di casi che entrano quotidianamente, anzi, non solo è assolutamente insufficiente, ma potremmo catalogarlo ridicolo. E, A QUANTO CI RISULTA, E' STATO ADDIRITTURA BLOCCATO.......

Se pensiamo che ci sono oltre 130.000 italiani in Uruguay, 15 persone addette a TUTTE LE PRATICHE (non soltanto per cittadinanza e rinnovo passaporti), sono un numero che fa ridere. Sappiamo anche come funziona la struttura interna della Cancelleria, dove personale addetto ad altre funzioni, viene spesso destinato alle cittadinanze, come autisti o personale di servizio. Ogni giorno, se tutto funzionasse come dice la Costituzione, secondo la quale un cittadino che presenti tutta la documentazione idonea per ottenere la cittadinanza italiana, dovrebbe avere risolto il problema in "non oltre 6 mesi", ma a Montevideo, é tutto bloccato. Perché????? E allora non resta che rivolgersi   alla magistratura per denunciare l'inefficienza delle strutture diplomatico-consolari.  "Il codice penale all'art. 328 comma 2 punisce - infatti - il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio ( in questo caso Ambasciata e  Consolato di Montevideo) che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa..."  

STEFANO CASINI