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Non ha raccolto i 287 voti necessari per far cadere il governo francese la mozione di sfiducia "transpartisan" del partito indipendente LIOT, votata da tutte le opposizioni al governo Borne dopo la riforma delle pensioni. Sono mancati 9 voti per la sfiducia che è stata votata da 278 parlamentari.

Per sfiduciare il governo di Elisabeth Borne sono mancati 9 voti, meno della metà di quelli che si pensava fosse il "margine di sicurezza" della maggioranza.

Sono in corso le prime dichiarazioni dei deputati che hanno votato la sfiducia. Mathilde Panot, per la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, ha proclamato che "questi 9 voti risicati che mancano non risolvono niente. La situazione resta la stessa, noi continuiamo la mobilitazione fino al ritiro di questa riforma delle pensioni".

Gruppi di manifestanti stanno affluendo, dopo il "salvataggio" del governo di Elisabeth Borne dalla sfiducia per soli 9 voti in Assemblée Nationale, nei pressi della zona di Invalides. Altri arrivano verso Concorde. All'altezza di Place Vauban, non lontano dalla zona di Palais Bourbon (l'Assemblée Nationale), alcuni cassonetti sono già stati dati alle fiamme. La polizia è schierata da questa mattina fra Concorde e Champs-Elysées, che restano vietati agli assembramenti, e la zona di Invalides.

"Quello che non è stato possibile raggiungere con un normale voto parlamentare, lo dobbiamo ottenere con le proteste, gli scioperi, le manifestazioni": lo ha detto, ai microfoni di BFM TV, il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. "Adesso è ora di passare a una sfiducia popolare", ha aggiunto il leader della sinistra radicale.