Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli (foto: depositphotos)
DI   MIMMO CARRATELLI

Aprile, vietato dormire. Passata la sosta, si annuncia un mese forte, impegnativo, decisivo. Sette partite in trenta giorni. Si gioca sempre, ogni cinque o tre giorni. In Italia e in Europa, il Napoli chiamato all'ultima verità. Scudetto e Champions. Una sequenza micidiale. Una tempesta di partite. 
Napoli-Milan (domenica 2 aprile), Lecce-Napoli (venerdì 7), Milan-Napoli Champions (mercoledì 12), Napoli-Verona (sabato 15), Napoli-Milan Champions (martedì 18), Juventus-Napoli (domenica 23), Napoli-Salernitana (sabato 29). 
Ci sarà bisogno delle "seconde linee", tutta la "rosa" impegnata. Le scelte di Spalletti e le condizioni degli azzurri segneranno questa eccitante trottola di incontri e scontri. 
SCUDETTO - Si può dire scudetto già in saccoccia? Si può dire. Diciannove punti avanti alla Lazio seconda, 21 punti sull'Inter, 23 sul Milan, 24 sulla Roma, 26 sull'Atlanta, 30 sulla Juventus penalizzata. Undici partite ancora da giocare. Un vantaggio enorme, una voragine. 
La città è già addobbata di azzurro. Ai Quartieri Spagnoli, la Scalinata Paradiso con lo scudetto e le sagome degli eroi invincibili. A Porta Capuana, l'antico ciuccio. A Montecalvario, un Vesuvio con lo scudetto. Al Largo Rosario di Palazzo, maglie azzurre stese da un albero all'altro. 
Alla Sanità, dodici stendardi con le immagini dei titolari del Napoli esposti lungo tutto un edificio di tre piani. Alla Vicaria, un chilometro di nastri bianchi e azzurri. E da Forcella sfornano sciarpe, bandiere e gagliardetti, magliette e maschere Osimhen, ovunque le bancarelle della mercanzia cinese ispirata alla nuova Grande Bellezza azzurra. 
San Genna' non ti crucciare, ma 'nu scudetto a Napule squaglia 'o sanghe dint''e vvene. 
ROSSONERI - Milan l'avversario maggiore del Napoli. Tanto quanto in campionato, a eliminazione la sfida di Champions. Che Milan sarà? Ancora perso dopo lo scudetto vinto? Affranto o rinfrancato? Con Leao in forma o con Leao appeso a un rinnovo di contratto? Il Milan non è più la squadra compatta del tricolore sfilato all'Inter. Quarto attacco del campionato, ottava difesa. Sette sconfitte, cinque in trasferta. Pioli tiene al meglio i cocci della bella squadra che fu. Batoste memorabili: 1-3 a Udine, 2-5 in casa contro il Sassuolo, 0-4 a Roma contro la Lazio. 
Come sarà il Milan di campionato al "Maradona"? Sarà un trucco per non svelare il progetto Champions? Ma dovrà giocarsela per rimanere nei primi quattro posti utili per l'Europa ventura: la Roma è un punto dietro, l'Atalanta a tre, la Juve a sette, Lazio e Inter sono avanti. Sarà un Milan di battaglia come ha imparato in Champions, difesa e sortite improvvise. Un Milan povero di attaccanti, Giroud e Leao insieme valgono 16 gol, cinque in meno del solo Osimhen. 
CHAMPIONS - La sfida bruciante sarà in Champions, cominciando da San Siro dove, in campionato, il Napoli di settembre fu bravo e fortunato, tre salvataggi di Meret e la traversa di Kalulu (86') dopo il gol-partita di Simeone (2-1 al 78'). 
In Champions, un girone facile per il Milan, bastonato due volte dal Chelsea, 3-0 a Londra, 2-0 a San Siro, ma strada spianata contro Salisburgo e Dinamo Zagabria, ottavo attacco dei gironi (12 gol) e quinta difesa (7 reti al passivo). 
Poi, il trionfo tattico e di energia contro il Tottenham negli ottavi, vissuti sull'unico gol di Braham Diaz a Milano, strenuamente difeso a Londra in un match di duelli individuali, un Tottenham impotente, qualche occasione per i rossoneri, parata finale di Maignan sul colpo di testa di Kane, supplementari evitati. 
Pioli è tornato alla difesa a tre, protetta ai lati per una barriera a cinque, essenziale contro il Napoli che vola e raddoppia sulle fasce. Il problema rossonero è l'attacco. Un gol a partita nelle ultime sei, se si eccettua il 2-0 all'Atalanta. Il Milan segna col contagocce, Leao gira al largo, Giroud ha 37 anni, Messias e Brahim Diaz (4 gol a testa) latitano, Theo Hernandez non arriva più al galoppo e il metro e 92 del belga De Ketelaere rimane nel limbo di chi c'è e non c'è, il campione mai nato. 
DOPO LA SOSTA - L'incognita è la sosta con sedici azzurri che sono stati in giro per il mondo, quattordici per il Milan, lo svantaggio è alla pari. In ogni caso, Napoli-Milan domina la scena alla ripresa delle ostilità. Il campionato offrirà poco altro in aprile: Inter-Fiorentina, Lazio-Juventus, Inter-Lazio, Roma-Milan e uno Juventus-Napoli che non è più la madre di tutte le partite. 
In Champions Inter-Benfica proporrà l'avversario di semifinale per il... Napoli.