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ROMA - La missione ESA Juice è pronta al decollo. In occasione del lancio, in programma il 13 aprile alle ore 14:15, l'Agenzia Spaziale Italiana organizza un evento ibrido nella sua sede per approfondire il ruolo italiano e le importanti opportunità di studio che derivano da questa nuova avventura spaziale. L'evento sarà trasmesso in diretta su AsiTv a partire dalle ore 12:45.

I saluti di benvenuto saranno affidati al direttore generale dell'ASI, Fabrizio Tosone. Sul palco dell'Auditorium ASI saranno presenti Mario Cosmo, direttore della direzione scienza e ricerca, e Barbara Negri, responsabile dell'unità volo umano e sperimentazione scientifica. Sono previsti gli interventi dei rappresentanti dell'Agenzia Spaziale Europea, delle aziende, degli enti di ricerca e delle università italiane che hanno preso parte al progetto.

Il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia e Angelo Olivieri, delegato ASI allo Steering Committee di Juice, interverranno in diretta dal sito di lancio, lo spazioporto europeo di Kourou in Guyana Francese.

La missione ESA avrà l'obiettivo di investigare la potenziale abitabilità delle lune ghiacciate di Giove Ganimede, Callisto ed Europa, grazie a una suite composta da dieci strumenti. L'Agenzia Spaziale Italiana, affiancata dalla comunità scientifica nazionale, contribuisce alla missione con tre strumenti scientifici Janus, Rime e 3GM più un quarto, Majis, a leadership francese realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l'ASI e l'agenzia spaziale francese CNES. Gli strumenti aiuteranno gli scienziati a studiare l'ambiente del pianeta e delle sue lune e sono stati realizzati anche attraverso diverse cooperazioni internazionali tra l'ASI e il JPL/NASA, l'agenzia tedesca DLR, il CNES e l'agenzia spaziale Israeliana, ISA.

Una volta arrivata a destinazione nel 2031, Juice effettuerà 35 sorvoli delle lune del gigante del Sistema Solare. La missione si concluderà con uno studio esteso di Ganimede, nel 2034, che garantirà alla sonda il primato di primo veicolo spaziale a orbitare intorno a una luna diversa da quella terrestre.

Gli Enti e Università che compongono i team scientifici per i quattro strumenti a partecipazione italiana sono: IAPS/INAF, Università di Trento, Sapienza Università di Roma, Università di Roma 3, Fondazione Bruno Kessler (FBK), Università di Bologna, Osservatorio Astronomico di Abruzzo (OAAB)/INAF, Università di Tor Vergata-Roma, Istituto Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR, Università Partenope di Napoli, Osservatorio Astronomico di Padova (OAPD)/INAF, CISAS - Università Padova, Politecnico di Milano, Università del Salento.

Per quanto riguarda le industrie la realizzazione degli strumenti vede il coinvolgimento sia di Thales Alenia Space che ha realizzato lo strumento Rime negli stabilimenti di Roma e L'Aquila, sia di Leonardo. Leonardo ha fornito inoltre la testa ottica iperspettrale per osservare e caratterizzare nubi, ghiaccio e minerali sulle superfici delle tre lune. Di Leonardo sono anche i pannelli solari di JUICE, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria.