La 24 Ore di Le Mans del centenario entra nella storia consegnando ai posteri la decima vittoria assoluta di Ferrari (a 58 anni dall'ultima, 1965) con la 499P, presentata a fine ottobre e migliorata di gara in gara negli appuntamenti del WEC antecedenti alla maratona del circuito di le Sarthe.

Alla fine, la numero 51, con Alessandro Pier Guidi al volante, è transitata per prima sotto la bandiera a scacchi con cui 24 ore prima LeBron James aveva dato inizio alla corsa.

È stata una gara con un susseguirsi di colpi di scena dettati anche dalle condizioni meteo, con la pioggia arrivata a sconvolgere le strategie, ed una notte ad alto tasso di adrenalina, tanto che lo stesso Pier Guidi era finito nella ghiaia per evitare un'auto incidentata, mentre la Toyota numero 7 è stata costretta al ritiro a seguito di una collisione con altre due auto. Poi, quando mancavano 9 ore al termine della corsa sempre Pier Guidi ha limato quasi 12 secondi alla Toyota numero 8 che era provvisoriamente al comando, lasciando il volante a James Calado che con un sorpasso di carattere ha portato la 499P numero 51 in testa alla gara.

A Le Mans però, gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, e così a circa 5 ore dalla fine, un problema durante il cambio pilota ha favorito il ritorno in testa della Toyota numero 8 che poco dopo ha subito il sorpasso decisivo del pilota del Cavallino. La stessa Toyota con Hirakawa intorno alla 22esima ora ha impattato contro le barriere perdendo 3 minuti per cambiare componenti della carrozzeria. Anche quando la strada del successo sembrava spianata, a 23 minuti dalla fine, la vettura del Cavallino Rampante, nell'ultima sosta ai box, stentava a riavviarsi, ma alla fine è ripartita, questa volta arrivando davanti a tutti nell'ultimo giro per un successo giunto a 50 anni dall'ultima partecipazione Ferrari nella classe regina nella maratona di durata per eccellenza. Tra le hypercar il podio, oltre alla Ferrari di James CaladoAntonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi, ha visto salire al secondo posto la Toyota numero 8 dell'equipaggio composto da Hirakawa/Hartley/Buemi, mentre al terzo posto troviamo la Cadillac numero 2 del team Chip Ganassi Racing guidata da Bamber/Lynn/Westbrook. In LMP2 vince la vettura della Inter Europol Competition, mentre tra le LMGTE AM è la Corvette a trionfare nel finale di gara.