ROMA – Nell’ambito del Programma Corridoio Produttivo Turistico Culturale Italia Argentina con America, alla Camera dei deputati si è tenuta la conferenza di presentazione dell’edizione 2023 del Festival della Musica Italiana di La Plata. Si tratta di una manifestazione che si svolge ogni anno tra ottobre e novembre nella città della Provincia di Buenos Aires creando un vero ‘ponte culturale’ tra l’Argentina e l’Italia e rafforzando i legami tra le comunità. Nel suo intervento il deputato Fabio Porta (PD- Ripartizione America Meruidionale) ha parlato di emozione unica anche per la qualità artistica di questa iniziativa. “Non è soltanto un festival della musica italiana ma un corridoio italo-argentino: un’iniziativa che mira a creare continuità territoriale tra due Paesi. In virtù della presenza così massiccia di italiani, questi due Paesi possono essere concepiti come un unico territorio”, ha spiegato Porta ricordando un fattore che può essere determinante per il futuro per l’Italia. “Nel momento in cui l’Italia ha bisogno come il pane di nuove risorse umane e di nuove energie, poter rilanciare iniziative come queste è molto importante”, ha sottolineato Porta evidenziando come questa nuova edizione arrivi dopo il periodo complesso della pandemia. “Stiamo riprendendo questa iniziativa dopo la pandemia e vogliamo così dare un segnale di ripresa, rilancio e fiducia: non c’è maniera più bella che farlo attraverso il canto e l’arte”, ha precisato Porta. Giovanni Battista Pascazi (sindaco del Comune di Moricone, in provincia di Roma), ha ricordato come, proprio nella giornata della conferenza di presentazione, nel suo Comune sia prevista un’esibizione di questi artisti che vengono dall’Argentina. Per Pascazi questa è la prova di come con l’Argentina ci sia da sempre un legame forte e questo festival ne è ulteriore testimonianza. “Rappresento un comune di 2500 abitanti della Sabina romana: siamo un piccolo borgo che ha sempre cercato di fare dell’accoglienza nel migliore dei modi”, ha spiegato Pascazi ricordando come nel corso del tempo siano già pervenute a Moricone richieste di cittadinanza da parte di alcuni cittadini argentini. Nicolas Moretti (presidente del Comitato Esecutivo del Festival e direttore dell’Agenzia Coordinamento Territoriale Italia Argentina) ha ricordato come, proprio in un momento di crisi, il territorio si mette in movimento ricreando sé stesso. “Quando un territorio si impegna in un’idea vuol dire che si comincia a creare una strada, coinvolgendo l’impresa e il turismo. Quando si parla di musica non c’è soltanto un’esibizione di canto ma un modo per attivare il territorio”, ha spiegato Moretti. Claudio Belardinelli (presidente di Euroshow Roma e direttore artistico del Festival) ha spiegato come ci sia una selezione in base alla quale viene giudicata tanto la qualità della canzone quanto la capacità dell’artista di cantare. È stato anche sottolineato come la canzone debba essere in lingua italiana, a prescindere dalla nazionalità del cantante. Mina Capussi (giornalista e collaboratrice stampa del Corridoio Produttivo Turistico Culturale Italia Argentina) ha ricordato come il festival esista dal 2015, giungendo pertanto all’ottava edizione, spiegando che questo corridoio sia un ponte che mette insieme competenze e abilità diverse provenienti da due mondi: quello italiano e quello argentino. “Abbiamo ragazzi splendidi, talenti che arrivano dall’Argentina, con il fine di promuovere l’Italia: il premio è venire qua, dove ci sono le origini”, ha commentato Capussi. Irene Cornacchia (consigliere comunale di Trani) ha ricordato come Trani abbia dato le origini ad artisti come Astor Piazzolla. “Mi auguro che questo corridoio diventi non solo un ponte ma un’autostrada”, ha rilevato Cornacchia. Il relatore Emiliano Longhi ha spiegato che la musica italiana in Argentina cominci molto in là nel tempo, gli inizi dell‘800. Quindi è stato ribadito lo spessore di musicisti come Piazzolla. Longhi ha poi parlato di artisti a tutto campo, oltre la musica, e di un’emigrazione dall’Italia che è stata nel tempo determinata anche da questioni politiche. Diego Moreno (cantante italo-argentino) ha spiegato come la sua arte sia fare la spola tra i due Paesi per portare questa cultura musicale che lega Italia e Argentina. Fabio Amici (imprenditore e delegato del Corridoio Produttivo del Comune di Moricone) ha ricordato come il tutto sia nato anche dalla necessità di un cambio di rotta per contrastare il fenomeno dello spopolamento dei centri storici, facendo così arrivare diversi argentini nel territorio comunale. Hanno presenziato l’incontro Rose Rodriguez, Paula Torres e Paloma Savid (vincitrici dell’edizione 2022 del Festival) e Leandro Casey (finalista dell’edizione 2022). Moderatrice dell’incontro è stata la conduttrice radiofonica Pamela D’Amico. Ha preso parte alla conferenza anche il consigliere culturale dell’Ambasciata argentina in Italia, Denise Preguica Bozic, portando i propri saluti ed esprimendo soddisfazione per questo evento.