L'Italia partecipa per la seconda volta di fila alle Final Four di Nations League, ma mai è riuscita ad approdare in finale.

Roberto Mancini e il suo gruppo cercheranno di riuscirci giovedì nella semifinale con la Spagna in programma ad Enschede, in Olanda.

I precedenti non sono favorevoli ai colori azzurri (un solo successo nelle ultime dieci sfide, il 27 giugno 2016 negli ottavi degli Europei con Conte allenatore), per questo servirà più che mai il contributo degli attaccanti.
Segnare e non subire, il vecchio adagio che nel calcio però va sempre di moda. Rispetto agli ultimi impegni il ct ritrova Ciro Immobile, 55 partite e 15 reti in azzurro di cui 8 realizzate sotto l'attuale gestione: ancora una e raggiungerà Luca Toni e il compianto Gianluca Vialli nella classifica dei migliori marcatori della Nazionale, ancora una partita ed eguaglierà per presenze in azzurro un certo Roberto Baggio. Non mancano gli stimoli quindi al capitano della Lazio che scalpita voglioso di lasciare il segno contro le Furie Rosse in una sfida che non potrà mai essere banale in assoluto e neppure per lui visto che proprio contro la Spagna ha esordito con la maglia della Nazionale. A tutto ciò va aggiunto che in cinque presenze in Nations League Immobile non ha ancora mai segnato. Lì davanti comunque Mancini sta provando e ruotando un po' tutti, lo ha fatto anche durante l'allenamento odierno dove gli unici che sembrano per adesso certi di una maglia sono Bonucci e Acerbi.
Ma da qui a giovedì (fischio d'inizio alle 20,45, diretta su Rai1, arbitra lo sloveno Vincic) possono cambiare tante cose. In attacco scalpita ad esempio pure Mateo Retegui, 2 presenze e altrettanti gol, un debutto al fulmicotone nelle gare di qualificazioni europee a marzo contro Inghilterra (ko per gli azzurri per 2-1) e Malta (vittoria dell'Italia per 2-0).
Durante la sessione odierna Mancini ha provato al centro del tridente anche Giacomo Raspadori galvanizzato dal fresco scudetto vinto con il Napoli: per lui 5 reti in 17 partite in azzurro. Il ct crede molto in lui come nel giovane Gnonto che si aggregherà all'Under 21 appena conclusa la trasferta olandese e farà parte dei 23 che parteciperanno alla fase finale del Campionato Europeo in calendario dal 21 giugno all'8 luglio in Georgia e Romania. Ora però testa alla Spagna: ''Dovremo stare attenti, compatti, pronti a ripartire. Ci sarà da soffrire ma siamo un gruppo forte e vogliamo fare bene'' il ruggito di Davide Frattesi. L'azzurro classe '99 è uomo mercato e dice che pet adesso preferisce restare in Italia. "L'Italia è l'unico paese che denigra i propri giocatori - dice però il giocatore - e il proprio campionato. Per noi chi viene dalla Premier League è sempre più forte e il calcio degli altri è sempre migliore, ma questa cosa non è assolutamente vera. Le finali disputate confermano che ci stiamo rialzando. Per la mia carriera - ha aggiunto il centrocampista del Sassuolo - sono sempre andato avanti passo dopo passo, io credo che prima di andare a giocare fuori debba fare un altro passaggio in una squadra italiana". Intanto c'è l'appuntamento con la Nazionale e la caccia alla finale di Nations League: domani mattina rifinitura a Coverciano poi partenza per Enschede.