ROMA -“Amo.. mi sono risvegliata da La Russa, ma che problemi ho.. o mi hanno drogata… Non mi ricordo bene, non va bene, faccio troppi casini. Non sono normale, raccontami di ieri”. È questo il primo messaggio che la presunta vittima di stupro che ha denunciato il figlio di Ignazio La Russa scrive alla sua amica mentre è ancora a casa di Leonardo La Russa.

La chat dei messaggi che le due si sono scambiate la riporta il Corriere della Sera in un articolo in cui precisa che i messaggi non sono ancora stati depositati nell’indagine del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del pm Rosaria Stagnaro.

“PENSO CHE LUI TI ABBIA DROGATA”

Da quello che si legge, la ragazza ha un vuoto di memoria dalla serata in discoteca al mattino seguente quando si sveglia nuda nel letto di Leonardo. A mezzogiorno scrive ancora all’amica che l’ha accompagnata al locale: “Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Amo mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto…”. “Tu sei da lui ora?, Avete fatto sesso- le scrive l’amica- Scappa, scherzi, va via subito. Penso che lui ti abbia drogata, ma tu non mi ascoltavi ieri, sei corsa via e non ti ho più trovata. “Stavi benissimo, fino a quando lui ti ha offerto il drink, tu eri stata normale, eri stranormale. Avevamo fatto delle strisce anche lì all’Apophis”. Ma “non è quello che ti ha fatto diventare strana, è dopo il drink che sei diventata strana strana. Lo continuavi a baciare io ti ho chiesto se lui ti piacesse o meno, e tu mi fai “Sì lo amo”. Poi hai urlato “facciamo una botta”, io ti ho spiegato che l’abbiamo finita assieme”.

“NON RICORDO NULLA”

“Non ricordo nulla”, è la risposta della presunta vittima. “Pensi ti abbia stuprata, Perché ti ha sicuramente drogata. Comunque, che m…a, sempre odiato”. “Non mi ricordo nulla amore, ma niente proprio – dice la ventiduenne – Lascia stare. Che non esca la cosa”, dice “spero non mi abbia vista nessuno”, “Che vergogna, amo mi dovevi portare via”.

“STAI ATTENTA, SUO PADRE È IL PRESIDENTE DEL SENATO”

Poi la decisione di denunciare il ragazzo e di andare in ospedale: “Spero lo denunci”, le scrive l’amica. “L’abbiamo fatto, da come dice, non mi ricordo nulla”. “Ti ha per forza drogata, non può essere c. Non ti fa quell’effetto. Non era mai successo tutte le altre serate”. “Mi ha drogata. Mi ricordo tutto perfettamente fino a un certo punto. Ma ti rendi conto… Che vergogna. Sto uscendo. Non ho parole… Inizia pure a girarmi la testa… Sono terrorizzata, sto aspettando che mi porti le mie cose, vestiti e cose varie, me ne vado”.

E l’ultimo messaggio che l’amica scrive è questo: “È giusto che denunci la cosa, però stai veramente attenta, suo padre è il presidente del Senato”.

La ragazza presunta vittima dello stupro sarà ascoltata per prima dagli inquirenti, poi toccherà ai testimoni tra cui proprio l’amica che era con lei al locale.