"Per il salario minimo sono disponibile a un incontro con Giorgia Meloni anche domattina".

Lo ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, nel corso del proprio intervento agli Stati Generali del Socialismo, a Roma. "Sono felice di leggere che ci sarebbe un'apertura della presidente del Consiglio a un confronto nel merito", ha aggiunto chiedendo che però "allora la maggioranza ritiri l'emendamento soppressivo".

Calenda, bene apertura al dialogo del governo

"Sono felice che ci sia un'apertura da parte del Governo a discutere di salario minimo. Sospendiamo le polemiche e proviamo a fare insieme qualcosa di utile per l'Italia". Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, allegando la foto della pagina di Repubblica con un retroscena che vedrebbe la premier Giorgia Meloni "aprire con cautela" al dialogo.

"Azione è altra cosa dagli attuali schieramenti dominati da ideologie radicali e, nel caso di Lega e M5s, apertamente illiberali visti i compagni di viaggio che hanno in Europa. Laddove il governo Meloni ha ripreso e sviluppato le politiche di Draghi, ha avuto e avrà il nostro sostegno, alla luce del sole. Laddove il presidente Meloni apre con tutta la prudenza alla proposta di salario minimo è evidente che sta aprendo al confronto con tutte le opposizioni, non solo con Azione. Bene, fra una retromarcia e l'altra di Meloni, e fra un sussulto riformista e l'altro del Pd Azione non può che essere soddisfatta. E con noi gli italiani". Lo scrive in una nota Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. E a proposito del convegno di 'Energia popolare', iniziativa di Stefano Bonaccini del Pd che è in corso a Cesena, Napoli ha aggiunto: "E' un evento importante perché quell'assise ci dice che la battaglia riformista nel Pd può ritrovare vigore. Azione non ha pregiudizi, abbiamo solo fissato due paletti: assolutamente inconciliabili con il M5s e con la Lega. Per il resto il riformismo per essere tale non può mettere steccato al dialogo ovunque si manifestino idee liberali, europeiste e appunto riformiste".