Un gruppo di militari del Gabon ha annunciato oggi l'annullamento delle elezioni e lo scioglimento di "tutte le istituzioni della Repubblica" del paese dell'Africa centrale, poco dopo l'annuncio della rielezione per un terzo mandato per presidente Ali Bongo Ondimba, al potere da 14 anni.

Con un comunicato stampa, letto sul canale televisivo statale Gabon 24, i militari hanno detto che dopo aver constatato "un governo irresponsabile e imprevedibile, che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale e  che rischia di portare il Paese nel caos, abbiamo deciso di difendere la pace ponendo fine all'attuale regime", intervenendo a nome del Comitato per la transizione e il ripristino delle istituzioni.

Successivamente, il Comitato ha anche annunciato la "chiusura delle frontiere fino a nuovo ordine".

Il presidente Bongo è stato messo agli arresti domiciliari. Lo hanno comunicato i militari golpisti alla Tv di Stato. Anche un figlio del presidente è stato arrestato, hanno aggiunto.

Secondo l'autorità elettorale nazionale del Gabon, Bongo è stato rieletto per un terzo mandato nelle elezioni di sabato con il 64,27% dei voti, battendo in scrutinio unico il suo principale rivale Albert Ondo Ossa, che ha ottenuto solo il 30,77% delle preferenze, così come altri 12 candidati che hanno raccolto solo briciole, ha spiegato il presidente del Centro elettorale gabonese (Cge) Michel Stéphane Bonda. Il tasso di partecipazione al voto è stato del 56,65%.

E intanto il generale Brice Oligui Nguema, capo della Guardia Repubblicana del Gabon, la guardia pretoriana del deposto presidente Bongo, è stato portato in trionfo da centinaia di soldati poche ore dopo il colpo di Stato, al grido di "Oligui presidente", nelle immagini trasmesse dalla televisione di Stato.

Il video è stato trasmesso in loop alla fine di una dichiarazione letta da un colonnello circondato da ufficiali del Gr, l'unità più potente dell'esercito gabonese, che annunciava che Bongo era "agli arresti domiciliari" poche ore dopo aver annunciato la sua rielezione dopo 14 anni di potere.

Borrell, 'Situazione confusa'. Tajani 'Soluzione diplomatica'

"La situazione in Gabon è confusa. Se il golpe militare sarà confermato, ciò accrescerà l'instabilità nell'intera regione. Ne discuteremo". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, prima del Consiglio Ue informale dei ministri della difesa a Toledo.

"Tutta la regione è in una situazione veramente difficile. E oggi i ministri della Difesa e quelli degli Esteri domani discuteranno di come mettere in campo la nostra strategia. E' un dossier importante per l'Europa", ha aggiunto.

Da parte sua,  il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, in una nota della Farnesina, ha detto che "l'Italia continua a essere impegnata per una soluzione diplomatica della crisi in Niger e anche della più recente in Gabon, lavorando in stretto
coordinamento con i partner". "E' fondamentale che i Paesi europei mantengano una piena unità d'intenti nella ricerca di una via
d'uscita pacifica che assicuri pace e stabilità all'intera regione del Sahel, lavorando d'intesa coi partner regionali", ha aggiunto Tajani.

E intanto, il ministero degli Esteri ha informato su X che segue la situazione in Gabon e invita alla "prudenza" gli italiani che si
trovano nel Paese.  "La Farnesina monitora l'evoluzione della situazione nel Paese. Ambasciata a Libreville operativa. Invitiamo i
connazionali alla . Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare la nostra Unità di Crisi al numero +39 06 36225", si legge nel breve post.

'Il ministero degli Esteri con l'Unità di crisi e con l'ambasciata d'Italia a Libreville sta seguendo l'evolversi della situazione. Gli oltre 150 italiani che vivono in Gabon sono al sicuro, li invitiamo tutti alla massima prudenza, a rimanere a casa. Oggi e domani si parlerà della situazione in Gabon e nel resto dell'Africa durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione Europea". Queste le parole affidate a un video messaggio del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

 

Pechino chiede che sia garantita la sicurezza di Bongo, Mosca 'profondamente preoccupata'

La Cina chiede a "tutte le parti" nel Gabon di garantire la sicurezza del presidente Ali Bongo Ondimba, dopo che un gruppo di militari ha annunciato che stava "ponendo fine all'attuale regime" nel Paese.

"Chiediamo a tutte le parti nel Gabon di partire dagli interessi fondamentali del Paese e del popolo, di risolvere le differenze attraverso il dialogo e di ripristinare l'ordine normale il più presto possibile", ha detto nel briefing quotidiano il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, invitando le parti a "garantire la sicurezza personale del presidente Bongo e a sostenere la pace e la stabilità nazionale".

E il Cremlino ha dichiarato di essere preoccupato per gli eventi in Gabon. "Siamo profondamente preoccupati per la
situazione in Gabon. Stiamo seguendo da vicino ciò che sta accadendo", ha detto il portavoce Dmitry Peskov.

 

Mélenchon contro Macron per il suo appoggio a Bongo

 La Francia "condanna il colpo di Stato militare in corso" in Gabon, e raccomanda ai suoi connazionali nel paese africano a "non uscire di casa".   Dopo che la premier Elisabeth Borne ha detto che Parigi "segue con attenzione" la situazione nel paese africano -nel suo discorso alla Conferenza annuale degli ambasciatori di Francia, riuniti a Parigi - il portavoce del governo, Olivier Véran, ha sottolineato che la Francia "ribadisce il suo auspicio che il risultato dell'elezione, quando sarà annunciato, possa essere rispettato"

Intanto, il leader dei radicali di sinistra de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver "compromesso la Francia" con il suo appoggio a Bongo.

Né l'Eliseo, né il Quai d'Orsay hanno reagito da ieri all'annuncio della rielezione di Ali Bongo con il 64,27% dei voti e al successivo intervento di alcuni militari autori del colpo di stato. Per Mélenchon - che si è espresso su X (ex Twitter) - "il Gabon ha potuto sbarazzarsi della sua marionetta presidenziale solo con un intervento dei militari. Macron - ha aggiunto - ha di nuovo compromesso la Francia in un appoggio incondizionato" ad un regime "insopportabile". "Gli africani - secondo Mélenchon - voltano pagina".

Il gruppo francese Eramet interrompe le sue attività nel Paese

Le attività del gruppo minerario francese Eramet sono state "interrotte" in Gabon dopo il colpo di Stato militare nel Paese che ha scalzato il presidente Ali Bongo, appena rieletto per il terzo mandato. Lo ha detto la società, che esporta metalli in tutto il mondo e ha 8.000 dipendenti solo in Gabon, all'Afp.

"In seguito agli ultimi avvenimenti in corso", il gruppo ha "messo fine" alle sue attività in Gabon e "monitora" la situazione per "proteggere la sicurezza del personale e l'integrità delle strutture", ha precisato. Questo annuncio ha fatto crollare le azioni Eramet alla Borsa di Parigi, con un calo dell 18,83% a 61,85 euro intorno alle 9:55.

Il gruppo è presente in Gabon attraverso due filiali: la società Comilog, con base a Ogooué e  specializzata nell'estrazione del manganese, un minerale di cui Eramet è il secondo produttore mondiale di alta qualità, e la Setrag, che gestisce la linea ferroviaria che collega la costa atlantica al sud-est del Paese ricco di minerali passando attraverso la foresta equatoriale del Gabon. L'azienda trasporta minerali e passeggeri per oltre 650 km.