L'Italia batte la Serbia 78-76 nella prima partita dei gironi della seconda fase dei Mondiali di basket.

Rimonta clamorosa con gli azzurri sotto di 16 punti nel terzo quarto. Fontecchio top scorer con 30 punti.

L'Italia per la Serbia del basket è diventata una maledizione. Dopo la vittoria degli azzurri al preolimpico di Belgrado, che qualificò la nazionale di Pozzecco ai Giochi di Tokyo, e il 94-86 a favore degli azzurri agli Europei dello scorso anno, impresa che valse un posto nei quarti di finale, è arrivato anche il successo in volata a Manila, 78-76, che tiene ancora abbondantemente aperta la porta verso i quarti di finale ad una squadra, quella azzurra, per la quale quella contro i serbi non sarà mai una partita normale.

Questa volta lo è stata ancora di meno, vista l'altalena di emozioni, con l'Italbasket capace di tornare avanti dopo essere stato sotto di 16, sul 44-60 per Stefan Jovic e compagni. Ma non era certo finita, e trascinata da un Simone Fontecchio 'mostruoso', e autore di 30 punti, quasi a voler dimostrare agli scout Nba presenti di meritare più spazio negli Utah Jazz, la Nazionale ha cominciato e poi portato a termine una fantastica 'remuntada'. Molto bene anche Marco Spissu, sempre preciso in regia e autore di 14 punti, e il veterano Gigi Datome che nelle fasi calde della partita ha trovato dei canestri, anche da tre, decisivi. Così a una Serbia alla fine quasi incredula per la sconfitta non sono basti i 18 punti di Bogdan Bogdanovic e i 15 di Ognjen Dobric.

Alla fine Pozzecco era in lacrime. "Faccio fatica a vivere nel mio corpo, è questa la verità - le sue parole con la voce rotta dall'emozione - Secondo me ognuno di noi ha la possibilità di scegliere cosa vuole essere nella vita, e come arrivarci e che importanza dare ai rapporti umani. Sono un uomo clamorosamente fortunato perché mi fido di questi ragazzi incredibili, incluso il presidente Petrucci. E' una cosa per me facilissima riuscire a farlo. Quando penso di dover fare determinate scelte le faccio e non mi pento fino a quando non manco di rispetto ai miei giocatori". Anche da questo, e da certe sue scelte è nata la pesantissima vittoria che tiene l'Italia in corsa. Domenica si torna in campo per la sfida contro Portorico, che varrà tantissimo.