E’ stata prevista la pena della reclusione per i genitori che non mandano i figli a scuola. Lo ha detto il ministro Nordio nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri sul dl Caivano.

Il ministro ha poi spiegato che “non si è minimamente intervenuti sulla imputabilità del minore. Tutto questo sarebbe stato contrario all’utilità e non è stato fatto”.

Dl Caivano, ultra 18enni via da carceri minorili

“Ci sarà il trasferimento degli ultra 18enni nelle carceri ordinarie solo in presenza di presupposti gravissimi”. Il ministro ha spiegato che accadrà se questi giovani adulti turbano l’ordine degli istituti, impediscono l’ attività di altri detenuti, usano violenze e minacce e si avvalgono dello stato di soggezione che hanno indotto in altri detenuti. Il trasferimento non sarà automatico “ma soggetto all’ autorizzazione del magistrato di sorveglianza”.

Dl Caivano, stop a potestà genitoriale se figlio è legato a clan

La segnalazione da parte di un pm al procuratore per i minorenni che un ragazzo è coinvolto in un’associazione a delinquere di stampo mafioso o per traffico di stupefacenti, “non necessariamente come autore del reato”, “potrà essere l’inizio per la perdita della potestà genitoriale”.

Dl Caivano, anche i minori in carcere con pericolo di fuga

Anche i minori potranno essere destinatari di una misura cautelare in carcere nel caso di pericolo di fuga , come accade oggi per gli adulti. Così ha detto il ministro “abbiamo allineato la responsabilità del minore a quella dell’adulto”.

Dl Caivano, parental control gratis in tutti i device contro il porno

Non c’è stata la stretta sui siti porno. “Il porno on line “produce danni alla salute perchè crea dipendenza e l’età di primo accesso a questi siti è ormai di 6-7 anni. Vogliamo sollecitare e sostenere la responsabilità educativa della famiglia, implementando il parental control. Ci sono app che però non sono usate. Vogliamo che in prospettiva il parental control sia offerto gratuitamente in tutti i device, con un’icona immediatamente riconoscibile. Diamo tempo ai produttori di inserirla”. Lo ha detto la ministra della Famiglia Eugenia Roccella.