L'Anno delle radici italiane nel mondo, iniziativa del Ministero del Turismo e dell'Enit per promuovere nel 2024 il 'Turismo delle radici', è stato presentato sabato a Buenos Aires in occasione dell'inaugurazione della Fiera internazionale del Turismo (Fit) che vede quest'anno l'Italia come 'Paese invitato'.
Ad illustrare il progetto agli operatori e al pubblico della Fit è stato il deputato Gianluca Caramanna (Fdi), consigliere della ministra Daniela Santanché, che nell'occasione ha inaugurato il padiglione Italia della Fit accompagnato dall'ambasciatore Fabrizio Lucentini e dalla direttrice dell'Enit in Argentina, Veronica Morello.
"E' giusta ed importante la nostra presenza qui, nel paese più italiano dopo l'Italia, per presentare l'Anno delle radici", ha detto Caramanna tagliando il nastro inaugurale del padiglione insieme al ministro del Turismo argentino Matias Lammens.
"E' un progetto che parte da molti anni e prevede una campagna per promuovere non solo i centri maggiori ma soprattutto quelli più piccoli, legati ai luoghi d'origine della migrazione", ha poi spiegato il deputato in un punto stampa.
Caramanna ha sottolineato quindi che il ministero del Turismo insieme al Maeci e all'Enit stanno approntando per questo progetto una serie di pacchetti turistici per favorire la "delocalizzazione" dei flussi turistici dai centri tradizionali.
Una campagna che, ha rivelato Caramanna, verrà portata avanti anche dalla ormai famosa Venere 'influencer' a cui verrà affidato il compito di "stimolare la curiosità" sui nuovi spot turistici che aderiranno all'iniziativa.
"Per noi è importante offrire a tutti i discendenti di italiani all'estero la possibilità di recuperare la storia dei loro padri e dei loro nonni con una proposta sia turistica, che gastronomica, culturale e religiosa" ha aggiunto il consigliere.
Il padiglione Italia della Fit conta anche con la presenza delle regioni Basilicata e Sicilia, da tempo attive nella promozione del turismo delle radici.