di MIMMO CARRATELLI

Si va a Berlino, per la terza partita Champions, nell’immensità dell’Olympiastadion (74mila posti) contro una squadra che è una foresta di alti fusti, dieci giocatori della “rosa” dell’Union, storica società tedesca da 14 anni in Bundesliga e per la prima volta in Champions, sono sul metro e novanta.
In Champions ha eroicamente resistito a Madrid contro il Real cedendo al 94’, gol di Bellingham.
Grande partita difensiva. Nella partita successiva sul suo campo, in vantaggio di due gol si è fatta rimontare dal Braga (2-3). Giace in fondo al girone C con zero punti.
In Bundesliga è al quattordicesimo posto dopo otto partite, 17 gol subiti, due vittorie e non vince da sei turni (sei sconfitte).
Sabato, l’Union Berlino è stramazzata in casa contro lo Stoccarda (0-3). Fra campionato e Champions non vince da due mesi. Si giocherà all’Olympiastadion perché il campo-trappola dell’Union (22mila posti) non è omologato per la Champions.
Il Napoli non deve farsi incantare da questa rapida sintesi. L’Union Berlino, da zona-retrocessione in campionato, si trasforma in Champions.
Diventa una squadra di orsi guerrieri, giusta la sua mascotte.
Nota aggiuntiva, l’Union Berlino gioca con un modulo stravagante: 3-3-2-2. C’è di che stare all’erta e confondersi. I tedeschi faranno una partita di battaglia per intimorire il Napoli e, chissà, prendersi un risultato di prestigio. Partita tosta da uscirne… vivi, anche se i bookmaker danno il Napoli favorito (1,98 contro il 3,82 per i tedeschi).
Ci vorrà un Napoli al massimo della determinazione che sviluppi un gioco rapido per fare il pieno. Contro i più “grossi” la velocità è l’arma vincente.
Gli azzurri, dopo essere stati sull’orlo di una crisi di nervi e di gioco, si sono rinfrancati a Verona. Il Napoli ha le armi per colpire, Kvaratskhelia è tornato devastante, non rassicurano la fase difensiva e la tenuta sino al capolinea della partita.
A Verona il Napoli ha subito tanti tiri come non accadeva da tempo, Meret è stato tra i protagonisti della vittoria, e nell’ultima mezz’ora la squadra ha avuto il fiato corto.
Vincere a Berlino non significherebbe solo mettere il cappello sul passaggio agli ottavi di Champions, ma anche rinforzare fiducia e ottimismo per la sfida di domenica col Milan al Maradona.
L’Union, con due giocatori del campionato italiano Bonucci ex Juve e Gosens ex Inter e Atalanta, non sarà così sciocca da venire avanti, ma organizzerà un solido muraglione (dal 3-3-2-2 al 5-4-1) per rintuzzare gli attacchi azzurri sperando in una fortunata sortita.
Non ha altra chance la formazione tedesca. Gli orsi guerrieri della difesa sono tutti sul metro e novanta: l’olandese Doekhi, il tedesco Knoche, il portoghese Leite (1,92), l’austriaco Trimmel e il portiere danese Ronnow.
A Verona il Napoli ha giocato con Raspadori centravanti di manovra e disorientamento per gli avversari. La rapidità dei movimenti e la visione “istantanea” del gioco del ragazzo bolognese potrebbero essere utili per disboscare la difesa tedesca di alti fusti.
Pare però che Garcia voglia cominciare con Simeone prima punta. Il gioco dovrà essere palla a terra, i cross in area saranno inutili contro i corazzieri dell’Union. Il gioco di prima sarà essenziale perché tenere palla contro i tedeschi molto fisici potrebbe voler dire perderla sotto la loro pressione.
Kvaratskelia ha capacità di sfondare, ma non dovrà insistere nell’uno contro uno (o due) rischiando di farsi togliere il pallone, sarà il caso che lavori di scambi veloci con i compagni.
L’Union non difenderà solamente e ha buoni attaccanti per impegnare la difesa azzurra, i tedeschi Behrens (1,84) e Volland (1,79), l’olandese del Suriname Becker (1,80), anche se il cannoniere della squadra è stato sinora Robin Gosens (tedesco) preso per 13 milioni all’Inter.
Se a Berlino ha vinto il Braga perché non pensare che possa vincerci il Napoli?
Dipende dal Napoli se veramente ha ritrovato la vena felice dello scudetto e la difesa eviterà di fare confusione.