di ROBERTO ZANNI

Cercano di oscurare ancora una volta  il portale di 'Gente d'Italia'..... Non si può aprire nei canali internet del Ministero degli Esteri, com'era già capitato tre settimane fa. E come era successo all'inizio di ottobre, per spaventare chi volesse leggere le nostre pagine web, appare il falso avvertimento che malintenzionati potrebbero carpire informazioni riservate eccetera eccetera. Un nuovo sopruso, un nuovo illecito attacco alla libertà di informazione che parte, lo abbiamo saputo, da Roma, dall'Uruguay e dall'Argentina. Che strano... Evidentemente chi ha la propria base, politica e non solo, in queste parti del mondo per cercare di farci tacere non ha trovato miglior soluzione che agire attraverso internet, cercando così di metterci il bavaglio. Un ennesimo attacco che porteremo, anche questo, davanti alla Giustizia, dando mandato ai nostri legali di presentare una denuncia alla Polizia Postale che magari potrà individuare i colpevoli e chissà anche i mandanti. Ma innanzitutto dobbiamo avvertire chi ha perpetrato questo ennesimo attacco fuorilegge: non riuscirete a farci tacere. Abbiamo denunciato quello che non funziona all'Ufficio Consolare di Montevideo, una mala gestione confermata poi dalle proteste dei connazionali e anche dal primo quotidiano uruguaiano, El Pais, che ha dato grande spazio alle 500.000 cittadinanze ancora in attesa. Abbiamo denunciato, in precedenza, l'inutilità della costruzione del nuovo Ufficio Consolare, presentato in pompa magna dal Maie di Ricardo Merlo, dall'ambasciatore pro tempore Giovanni Iannuzzi e dal raccatta poltrone Aldo Lamorte, e possiamo dirlo senza timore di essere smentiti, anche qui avevamo ragione. Abbiamo in questi anni denunciato tutto ciò che non funzionava (e non funziona) all'Ambasciata d'Italia di Montevideo e in risposta, con le menzogne (anche queste finite in un'aula di un Tribunale italiano) si è lavorato con dichiarazioni false per farci bloccare il contributo per l'editoria previsto dalla legge. Una manovra che è stata architettata e messa in opera in primo luogo dal duo Iannuzzi (il peggior ambasciatore italiano che l'Uruguay purtroppo abbia dovuto subire)-Lamorte (colui che non paga i debiti e guida il Comites a suo piacere contro l'interesse dei connazionali) con alle spalle chissà chi... Allora ecco che dal momento che noi diciamo le cose come stanno, insomma la verità, che evidentemente fa paura a questi signori, scatta la nuova censura, come succede nei Paesi dove vige una dittatura, dove chi va contro il 'potere' viene emarginato ed eliminato. Capita questo anche nella democratica Italia? Alla luce dei fatti la risposta non può che essere positiva: almeno contro 'Gente d'Italia' è stata rispolverata la censura tanto odiata, la stessa che a parole viene bandita dal 'potere', ma che poi viene usata dai piccoli sottoposti che in questo modo forse cercano di salvare le loro poltrone, nascondere quello che hanno fatto. Non ci riusciranno nemmeno stavolta.....