(foto ANSA)

NAPOLI – Da oggi Julian Assange è un cittadino onorario di Napoli. Il conferimento è avvenuto nel corso di una cerimonia che si è svolta nel pomeriggio nel Maschio Angioino, iniziativa che ha concluso l’iter avviato con un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale – e approvato a maggioranza – da Sergio D’Angelo, intervenuto insieme al consigliere Antonio Bassolino, che ha ricordato come Napoli sia “la prima grande città d’Italia a conferire con una cerimonia ufficiale la cittadinanza onoraria a Julian Assange”.

È un giorno molto importante – ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel consegnare il riconoscimento a Stella Moris, moglie del cofondatore di WikiLeaks – perché ci dà l’occasione di poter affrontare un tema che sta a cuore a tutti, cioè quanto la libertà di stampa e la libera informazione siano il fondamento delle nostre democrazie, che sono nate sul principio che i cittadini, compiutamente informati, possano esprimere autonomamente il proprio giudizio. Comprimere la libertà di stampa significa minare il valore della democrazia. Una forte democrazia è fatta da una forte stampa”.

“C’è stata una volontà quasi unanime di tutti i rappresentanti politici in Consiglio comunale perché la città conferisse la cittadinanza onoraria a Julian Assange – ha ricordato Manfredi – proprio come testimonianza di un impegno per la libertà di informazione. Credo che questo sia un atto importante che è fatto da una città, Napoli, che ha sempre visto nella libertà di espressione un valore che va condiviso, rafforzato e portato avanti”.

Tanti i cittadini presenti nel Maschio Angioino, compresi gli attivisti del movimento FreeAssange, con il giornalista Francesco Romanetti che ha annunciato come nel giorno in cui l’Alta corte britannica si esprimerà sull’estradizione negli Stati Uniti “ci saranno mobilitazioni in tutto il mondo, e questa mobilitazione avverrà anche a Napoli”.
Dopo il conferimento della cittadinanza, molti presenti hanno urlato ‘Assange Libero’ e rivolto un pensiero alla Palestina, con una bandiera che è stata esposta durante la cerimonia.

LA MOGLIE: GIORNO STORICO, NAPOLI SIA ESEMPIO PER TANTE CITTÀ

“È un momento molto commovente, un giorno storico. Esprimo la mia profonda riconoscenza a tutti voi perché la città di Napoli può essere un esempio per tutte le altre città”. Lo ha detto Stella Moris, moglie di Julian Assange, a cui oggi, nel corso di una cerimonia tenutasi nel Maschio Angioino, è stata conferita la cittadinanza onoraria di Napoli.
“In questo momento – ha spiegato – ho emozioni contrastanti. Julian è in prigione, è solo e si sente solo, ha un estremo bisogno di aiuto, ma azioni come quella di oggi sono estremamente importanti perché Julian possa affrontare questa ingiustizia mostruosa a cui è sottoposto. Agendo così, la città di Napoli difende le libertà fondamentali che sono alla base dell’Europa. Tutti voi state sostenendo una causa che è una causa giusta, perché Julian è stato punito per aver informato le persone e, così, anche il vostro diritto a sapere è stato imprigionato”.
“Due giorni fa, nostro figlio Gabriel – ha raccontato ancora Stella Moris – mi diceva che non possiamo solo parlare, dobbiamo fare di più. Domani tornerò da lui e gli dirò di questa cittadinanza, gli racconterò di Napoli, gli parlerò di una città in cui torneremo tutti insieme quando Julian sarà libero”.
La moglie di Assange ha poi chiesto ai presenti di “continuare a combattere fino a che Julian non sarà un uomo libero”.

INAUGURATO MURALE A SCAMPIA

Inaugurato a Scampia, alla presenza di Stella Moris, un murale realizzato dall’artista Trisha Palma che raffigura il volto di Julian Assange, da oggi cittadino onorario di Napoli.
“Sono molto onorata di ricevere questo abbraccio caloroso da Scampia – ha detto la moglie del cofondatore di WikiLeaks -. È la prima volta che vedo dal vivo questo murale, l’avevo visto in una foto, che ho postato sul mio Instagram e ha fatto il giro del mondo”.
Julian rischia l’estradizione negli Stati Uniti e il carcere a vita perché ha rivelato verità rispetto alla guerra e alle atrocità della guerra. La vostra dimostrazione di solidarietà – ha detto Moris ai presenti – supporta le ragioni della verità e della giustizia ed è un esempio per il resto dell’Europa e del mondo. È fondamentale che persone comuni, come le tante qui presenti, diano testimonianza di essere dalla parte della giustizia”.