TOKYO - L’Ambasciata d'Italia in Giappone ha aperto il ricco programma di eventi per celebrare la VIII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, ospitando presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia, l’evento “La Food-Valley italiana incontra il Giappone”. Ospite d’onore della serata, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in missione in Giappone alla guida di una delegazione di rappresentati di aziende, Università, cooperative, consorzi cluster tecnologici e associazioni di categoria.
Alla presenza di numerosi ospiti giapponesi, “La Food-Valley italiana incontra il Giappone” ha permesso da un lato di valorizzare i messaggi e i contenuti che caratterizzano l’edizione di quest’anno della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e, dall’altro, di promuovere le eccellenze ed i prodotti enogastronomici tipici della Regione Emilia Romagna, utilizzati e combinati dagli chef di Casa Artusi – partner dell’evento – per creare uno straordinario menù ispirato alla tradizione e alla cultura della buona tavola.
"Il Giappone apprezza il Made in Italy e il nostro Paese è già oggi il primo in Europa per volume di esportazioni alimentari - ha spiegato nel suo intervento Bonaccini -. Per la Food Valley e per i suoi prodotti, che sono un’eccellenza assoluta, le opportunità sono straordinarie e noi vogliamo coglierle al fianco dei nostri produttori, sostenendo anche in questo modo la rinascita di quei territori che sono stati così duramente colpiti dall’alluvione. Non solo nell’agroalimentare, ma anche in campo industriale, della ricerca e della scienza. Consapevoli delle grandi opportunità che uno Stato come il Giappone può offrire al nostro sistema regionale dell’innovazione, alla rete delle nostre imprese avanzate, ai centri di ricerca, alle università. Per spingere su crescita e lavoro".
Anche oggi è stato contrassegnato da altri due importanti appuntamenti: l’incontro con le imprese emiliano-romagnole e il sistema Italia a Tokyo. Iniziative accomunate da un unico obiettivo: rafforzare l’interscambio economico e la collaborazione con un Paese tra i più avanzati e che appresenta la terza economia mondiale. Cogliendo anche le opportunità – in termini di riduzione delle barriere doganali - legate all’accordo di partenariato economico sottoscritto tra Giappone e Ue nel 2019.
Non solo Food Valley. È infatti partito il conto alla rovescia per la nuova Università dell’Onu su ‘Big data e intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano’ che nascerà al Tecnopolo di Bologna, nel cuore della Data Valley dell’Emilia-Romagna. Dopo l’annuncio ufficiale arrivato nel giugno scorso, una nuova importante tappa nel percorso che porterà entro la metà del 2024 all’avvio delle attività della prestigiosa istituzione internazionale.
Protagonisti tutti i territori, da Rimini a Piacenza, con i prodotti, i vini, le aziende, i Consorzi di tutela dei prodotti tipici Dop e Igp. Per un settore che dà lavoro a 70-80 mila persone in campo agricolo e a centinaia di migliaia in quello agroalimentare, vale complessivamente 20 miliardi di euro ed è la seconda voce dell’export regionale, con 9,3 miliardi di euro, dopo la meccanica e la meccatronica. E che ha nel Giappone, già oggi uno dei suoi principali canali di sbocco extraeuropei.
Una serata che ha visto l’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano Dop, uno dei prodotti simbolo del Made in Emilia-Romagna, in una degustazione, a cura di Casa Artusi, in cui i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna sono stati presentati in preparazioni ispirate alla cucina Kaiseki, il pasto della tradizione giapponese che include tante piccole portate. Una passerella delle eccellenze regionali a beneficio di quasi un centinaio tra ristoratori, operatori economici, importatori, giornalisti enogastronomici del Paese del Sol Levante.
"Siamo la regione con il più alto numero di indicazioni geografiche DOP e IGP in Europa, ben 44 - ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura e agroalimentare, Alessio Mammi -. Parliamo di 3,6 miliardi di euro di produzione su 7 miliardi a livello nazionale. Tutte eccellenze che dobbiamo continuare a produrre, proteggere e promuovere. Il Giappone è un Paese molto attratto dai prodotti italiani, conosce il nostro cibo e i suoi cittadini dimostrano grande consapevolezza e interesse verso i prodotti buoni, di qualità e sicuri del Made in Italy. Il nostro obiettivo è promuovere le DOP e le IGP dell’Emilia-Romagna assieme ai Consorzi e alle imprese agroalimentare che saranno con noi in missione per aprire sempre maggiori opportunità e consolidare quelle esistenti, anche in vista di Expo 2025 che si terrà a Osaka".
Su un valore complessivo nazionale di circa 8 miliardi di euro, l’Emilia-Romagna è già oggi la seconda regione italiana per export verso il Giappone, con una quota del 23,4% e oltre 1.800 imprese esportatrici. La provincia che esporta di più è quella di Bologna (47,9%), seguita da Modena (29%).
Ma ci sono significativi margini di crescita per tutte le nostre filiere. Come ha ricordato l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, all’iniziativa con il sistema Italia a Tokyo. Un incontro nella sede dell’Ambasciata, alla presenza dell’ambasciatore, Gianluigi Benedetti, per fare il punto con i rappresenti di Ice, Camera di commercio, Enit, Banca d’Italia, presente anche l’Istituto italiano di cultura, sulle prospettive dell’economia giapponese, gli scambi commerciali Italia-Giappone; le attività di promozione e assistenza alle imprese.
"Con una popolazione di 125 milioni di abitanti e un reddito pro-capite tra i più elevati in assoluto- ha spiegato Colla - il Giappone rappresenta un partner commerciale di primaria importanza per una regione come la nostra vocata all’export, prima in Italia per quota di esportazioni pro capite. E come Regione siamo al fianco del nostro sistema produttivo per cogliere al meglio questa opportunità. Creare occasioni di scambio, di collaborazione, lavoro comune in ambito economico e accademico, puntando su ricerca e innovazione, questo deve essere il nostro obiettivo".