Si chiama 'Vìola' ed è la campagna contro la violenza sulle donne lanciata dalla Società italiana di medicina generale (Simg).

L'obiettivo è porre la figura del medico di famiglia come primo confidente per situazioni a rischio.

"I recenti eventi di violenza sulle donne ci impongono di rilanciare le nostre iniziative tese al coinvolgimento dei medici di medicina generale nella prevenzione della violenza di genere e nell'ascolto delle donne coinvolte", sottolinea Claudio Cricelli, presidente Simg.
La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie si impegna dunque contro la violenza di genere, tragicamente tornata d'attualità. In occasione dell'apertura del 40° Congresso, che si terrà a Firenze dal 23 al 25 novembre, la società scientifica rilancerà dunque la campagna 'Vìola', volta a favorire un ruolo del medico di medicina generale di supporto alle donne che sono oggetto di minacce o violenze, fisiche o psicologiche, reali o potenziali. L'invito rivolto a ogni donna che ne senta il bisogno è di confidarsi col proprio medico; dall'altra parte, la Simg si impegna anche a favorire una maggiore sensibilizzazione sul tema di tutta la categoria e del personale sanitario in genere. Per presentare l'iniziativa, sul palco del Congresso vi saranno decine di giovani medici, con anche una significativa presenza femminile, che delineeranno la figura del medico come punto di ascolto per fenomeni talvolta trascurati ma che sono spia di violenze domestiche e di situazioni pericolose.
"I recenti eventi di violenza sulle donne ci impongono di rilanciare in apertura del nostro Congresso le nostre iniziative tese al coinvolgimento dei medici di medicina generale nella prevenzione della violenza di genere e nell'ascolto delle donne che sempre più frequentemente sono coinvolte", afferma Cricelli.