Walter Mazzarri, allenatore del Napoli

di MIMMO CARRATELLI

Cinque salti in padella (Atalanta, Real Madrid, Inter, Juventus, Braga) per Walter Mazzarri in questo suo ritorno sulla panchina azzurra dove tutto può solo migliorare dopo il passaggio della spigola francese, come scriverebbe La Capria.
Walter darà sicuramente la scossa a una squadra di belli addormentati che avevano perso ogni carica emotiva, a parte la confusione di un gioco-non-gioco. Per Walterone, uomo di mare, è subito un percorso d’alta montagna già stasera a Bergamo, prima tappa mai troppo amichevole di una arrampicata sulle successive asperità tra Champions e campionato.
Proprio nelle difficoltà, quand’era più giovane, Mazzarri si esaltava strappando imprese coi denti e senza giacca. Se avrà conservato la stessa energia, sarà capace di sorprenderci.
Intanto, debutta a Bergamo avendo avuto poco tempo per preparare la partita senza più di mezza squadra in giro per il mondo con le nazionali.
Il debutto di Walter è un salto nel buio e dovremo accettarne quello che ne verrà senza conclusioni affrettate. Andrà in campo la formazione-tipo col 4-3-3 e ancora senza Osimhen (in panchina).
Mazzarri non tocca nulla, ma avrà giocatori reduci da viaggi stancanti, qualcuno però gasato, Olivera dopo l’epico (!) duello con Messi e Kvaratskhelia con i due gol rifilati alla Scozia e uno alla Spagna.
L’Atalanta, cercando un nuovo equilibrio, non è più la squadra assatanata degli anni precedenti, ma è pur sempre una formazione offensiva, votata a giocare palla velocemente in avanti.
Gasperini dispone di tutta una serie di mezz’ali che fanno un gran movimento e hanno un forte senso del gol, assistite dai cursori sugli esterni.
A Mazzarri si richiede, prima di tutto, una organizzazione difensiva efficace, il Napoli subisce troppi tiri. Sarà un lavoro tattico meticoloso che darà risultati più in là, mentre sono vicinissimi gli attacchi di avversari molto pericolosi a cominciare da questo assortimento atalantino con Lookman, Ederson, Koopmeiners, Pasalic e Scamacca.
Cavarsela a Bergamo sarà un bell’inizio per recuperare solidità e brillantezza. Mazzarri assicura entusiasmo e la migliore spinta emotiva. Vedremo probabilmente una squadra più corta a protezione degli ultimi venti metri, ma anche aggressiva per un recupero-palla immediato.
A Bergamo mancherà Anguissa rientrato all’ultimo momento e si spera in una buona prestazione di Cajuste per l’equilibrio e la forza del centrocampo.
Rispettando le ultime formazioni, Mazzarri comincerà con Raspadori in gran risalto nelle esibizioni con la nazionale. Tra i centrali della difesa ritorna Natan, ma forse Ostigard sarebbe un ostacolo più esperto contro gli atalantini.
Gollini in porta per l’indisponibilità di Meret. Sul suo campo, l’Atalanta ha fatto 0-0 con la Juventus e perso 1-2 con l’Inter. Il Napoli, sinora, è stato una squadra da trasferta (14 punti, imbattuta), ma non ha ancora affrontato i campi delle prime cinque in classifica.
Bergamo sarà un test duro, peccato che Mazzarri non abbia avuto il tempo e la disponibilità di tutti gli azzurri per arrivarci al meglio.
Sarà in gioco il quarto posto con i bergamaschi appena un punto dietro al Napoli, come la Fiorentina che giocherà a San Siro contro il Milan.
La serie delle partitissime che aspetta gli azzurri ha una grande importanza per la classifica. Rimanere agganciati alla zona-Champions sarà una bella impresa.