di ALESSANDRO CAMILLI

Con la rozzezza di un boss (passa per virtù politica) Donald Trump ha ricordato agli Stati europei che partecipano alla Nato che sono in ritardo, forte ritardo sul “pizzo” da pagare agli Usa per ottenere la “protezione” che loro non si pagano. Trump ha ricordato ai morosi che, dovesse ritoccare a lui mandare avanti la baracca, in assenza di pagamenti non solo toglierà la protezione ma “incoraggerà” l’altro boss, Putin, ad allargare i territori da lui controllati e a dare punizione ai renitenti al pagamento della protezione. Linguaggio e programma da boss, per di più tronfio fino e oltre il confine della psicopatia. Linguaggio e programma di chi pensa e pratica la politica nazionale e internazionale come patteggiamento tra clan, clan tutti in cui chi non sta col boss…

Ma gli europei la Nato se la pagano o no?

Una regola antica, contrattata e sottoscritta vorrebbe che gli Stati europei alleati nella Nato impiegassero il due per cento del Pil nella spesa militare. Lo fa la Gran Bretagna, lo fanno gli Stati dell’est europeo, quelli che sono stato sotto il dominio russo-sovietico. Non lo fanno gli Stati dell’Europa Occidentale. Lo Stato che lo fa meno di tutti è…Indovinato! E’ l’Italia. Che destina alla spesa militare 1,4 per cento del Pil. L’ultima in classifica quanto a spese militari. A qualcuno sembrerà una virtù. Se virtù è, almeno come tale fosse dalla pubblica opinione percepita.

Al contrario, l’Italia è anche il paese dove di più fiorisce e attecchisce l’idea che riducendo le spese militari…Riducendo le spese militari in Italia, le spese militari italiane tenderebbero all’annullamento per il semplice fatto che sono già ridotte. Sono sotto ogni capacità di difesa autonoma, molto al di sotto. Ma chi glielo dice agli italiani che da molti decenni, dal secondo dopoguerra, la difesa e la sicurezza è stata loro pagata da altri, nella fattispecie dagli americani? Chi glielo dice? E se mai qualcuno glielo dicesse e ponesse alla pubblica italiana opinione l’alternativa: o ci paghiamo la difesa o ci arrendiamo, quale sarebbe la risposta vera e di fondo?

Di spese militari l’Italia chiacchiera e conciona più di ogni altro paese della Nato e molte vesti sono pubblicamente stracciate dall’angoscia dell’inviare aiuti militari all’Ucraina. Qual è il paese alleato nella Nato che all’Ucraina, in soldi e armi, ha dato di meno? Indovinato! Solo poco più di un miliardo. tanto per avere ordine di grandezza, la Danimarca (la Danimarca!) quattro volte più dell’Italia. Spendiamo invece più di tutti in chiacchiere e turbamenti, maledizioni e anatemi alla spesa per armi e coviamo dunque una inespressa ma sottopelle domanda: se disarmiamo quanto ce ne viene a testa?