ROMA – Il giovane calciatore della Primavera della Roma si fa prestare il cellulare da un’impiegata, per fare una telefonata. Invece entra nell’intimità dei suoi effetti personali: foto e video. E scova le scene di sesso della donna con il fidanzato. Inoltra i video ai compagni. Nemmeno a dirlo, nel passaggio di chat in chat, diventano virali. E il club che fa? Licenzia l’impiegata.

Una storiaccia raccontata dal Fatto Quotidiano che finirà ovviamente in un aula di tribunale. “Raccontano – scrive il Fatto – di una riunione a Trigoria nella quale un giocatore della Primavera avrebbe confessato tra le lacrime, davanti a diverse persone, di essere stato lui a sottrarre il filmato dal telefonino della ragazza, chiesto in prestito per chiamare il suo procuratore, quindi a farlo girare tra i suoi compagni delle giovanili. Da lì poi è arrivato ad altri e ad altri ancora. Raccontano anche di pesanti commenti a sfondo sessuale sui social e sulle chat interne. Ma la cosa più grave è che la ragazza – vittima con ogni evidenza di un reato, anzi di più reati contro la privacy che si sono ripetuti a ogni ulteriore condivisione di quelle immagini – è stata licenziata su due piedi dall’as Roma, per la quale lavorava da poco meno di dieci anni oltre a esserne, naturalmente, una grande tifosa: “Incompatibilità ambientale”, ha scritto l’avvocato Lorenzo Vitali, potente responsabile legale della società dei Friedkin”.

LA LETTERA DI LICENZIAMENTO

Nella lettera di licenziamento si legge: “È stato portato all’attenzione della Direzione Risorse umane e dei vertici aziendali un video che inconfondibilmente La ritrae nel compimento di atti sessuali. Purtroppo, ci risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della Società”. Vitali rileva “l’incompatibilità della prosecuzione del Suo rapporto di lavoro con il sereno e regolare andamento dell’attività della Società“.