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(ANSA) - PORT-AU-PRINCE - Dalla fine di febbraio la situazione della sicurezza nell'area di Port-Au-Prince, capitale di Haiti, è notevolmente peggiorata a causa dell'azione di molteplici bande armate e, in questa ennesima emergenza, ha reso noto oggi l'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), quasi 95.000 persone sono fuggite negli ultimi 30 giorni verso le province haitiane.
Il sistema di monitoraggi Dtm dell'organizzazione, riferisce un comunicato, è stato attivato dall'8 marzo al 9 aprile presso le principali stazioni degli autobus della capitale, mostrando alla fine del periodo di rilevamento che 94.821 persone hanno abbandonato l'area di Port au Prince.
L'Oim avverte peraltro che "queste cifre vanno considerate 'per difetto', perché non riflettono l'intero flusso, dato alcuni sfollati non passano necessariamente attraverso i punti di raccolta dati".
Comunque, la maggioranza di questi migranti interni (58%) ha utilizzato mezzi di trasporto diretti verso i dipartimenti del Grand Sud (Grand'Anse, Sud, Nippes e Sud-Est), regione che "ospita già più di 116.000 persone che, in grande maggioranza, sono fuggite dalla capitale negli ultimi mesi".
Va sottolineato, sottolinea il rapporto Oim, che "le province non dispongono di infrastrutture sufficienti e le comunità ospitanti non hanno risorse materiali e finanziarie per far fronte a questi massicci flussi di sfollati provenienti da Port au Prince".