Regionali Basilicata, sfida a tre: Piero Marrese, Eustachio Follia e Vito Bardi (Ansa)

di ENRICO PIRONDINI

Regionali in Basilicata e corsa finale per le candidature alle Europee. È il piatto forte della domenica politica. Un test sul governo a Matera e Potenza. La Direzione del Pd per sciogliere gli ultimi nodi. Domenica tutta da scoprire in uno scenario di inchieste giudiziarie, fake news, elettori che scappano, capibastone che restano. Le vicende di Bari, Catania e Torino – tre Mafie diverse, stesso obiettivo (voto di scambio ) – si teme abbiamo conseguenze pesanti. Parliamone.

Basilicata, test per il Governo

Lo dice apertamente Giorgia Meloni alla chiusura della campagna elettorale, sul palco di Potenza, dopo la “photo opportunity” con Salvini e Tajani; abbracciati e sorridenti al termine del comizio pro Vito Bardi, presidente della Basilicata dal 2019, generale della Guardia di Finanza.

C’è un clima di ottimismo su questo appuntamento lucano del 21-22 aprile; ma anche la consapevolezza di urne di scarso peso politico e numerico (530 mila abitanti tra Ionio e Tirreno). È comunque un voto con vista Ue che non dovrebbe riservare sorprese. Il trend del Centrodestra è chiaro. Tuttavia per blindare l’esito delle urne, a due giorni dalle elezioni è arrivato il bando per un bonus ai disoccupati annunciato e diffuso sulla pagina Facebook della regione.

Corsa finale per le liste Pd

Domenica mattina la Direzione Pd scioglierà gli ultimi nodi per le liste europee. Hanno il posto sicuro Elly Schlein e Bonaccini. Ma i dem temono la concorrenza a sinistra. Preoccupa la concorrenza di AVS oltre che dei 5 Stelle. E non solo per la candidatura di Ilaria Salis che può effettivamente portare alle urne una parte di astensionismo radicale di sinistra e aiutare Verdi e Sinistra a superare la soglia del 4%.

Giochi fatti al Nazareno? Sembrerebbe di sì. La Schlein sarà quasi sicuramente capolista al centro e forse nelle isole; in bilico Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro, il nome più ingombrante nella circoscrizione centro; si sono schierati a suo favore Goffredo Bettini e Roberto Morassut. Il che fa sospettare qualche dissapore romano con Nicola Zingaretti.

Tutta da verificare la posizione di Dario Nardella, il sindaco di Firenze, appoggiato da Dario Franceschini. La direzione del Pd ha gli occhi puntati soprattutto al nord-ovest dove la Salis potrebbe soffiare un po’ di voti alla capolista dem Cecilia Strada. Al nord-est guidano Stefano Bonaccini e Annalisa Corrado.

Al sud già annunciata la coppia Lucia Annunziata-Antonio Decaro, cui si aggiunge l’uscente Pina Picierno. Nelle isole probabilmente ci sarà Pietro Bartolo in coppia con Elly Schlein e Peppino Lupo.

La Lega conferma Vannacci

Dopo un infinito tira molla Matteo Salvini ha confermato l’impegno per la candidatura del generale Roberto Vannacci che probabilmente sarà capolista al centro. Matteo Renzi ha presentato l’ex presidente delle Camere penali Gian Domenico Caiazza (sara‘ capolista al centro). Quanto al M5S va detto che il movimento è alle prese con le primarie; comunque tre nomi sono sicuri: Tridico al sud, Giuseppe Antoci nelle isole, Ugo Biggeri al nord-est.