"Le nazioni devono restare unite per opporsi alla tirannia".

Lo ha detto re Carlo III nel suo discorso al British Normandy Memorial di Ver-sur-Mer, in Normandia, durante le celebrazioni degli 80 anni del D-Day, lo sbarco degli alleati sulle coste francesi avvenuto il 6 giugno del 1944. "Preghiamo che un simile sacrificio non venga mai più compiuto", ha aggiunto il sovrano britannico, che si trova alla cerimonia insieme alla regina Camilla.

Carlo III, alla cerimonia insieme al presidente Francese Emmanuel Macron e al premier britannico Rishi Sunak, ha ricordato la "straordinaria generazione" del tempo di guerra". "È con il più profondo senso di gratitudine che ricordiamo tutti coloro che prestarono servizio in quel momento critico", ha aggiunto il sovrano, che veste per l'occasione l'uniforme dell'esercito britannico, rivolgendosi ai reduci dello sbarco presenti alla cerimonia.

Carlo ha sottolineato con rammarico come siano "sempre meno numerosi" gli uomini ancora in vita che combatterono per liberare l'Europa dal nazismo, parlando del suo "grande privilegio" per aver preso parte alle precedenti sette celebrazioni del D-Day. Rivolgendosi poi ai presenti in lingua francese, il sovrano ha ricordato "la più grande tragedia dello sbarco: il numero inimmaginabile di civili morti in questa battaglia comune per la libertà" e salutato "l'incredibile coraggio e il sacrificio degli uomini e delle donne della resistenza francese".

Intanto il principe William ha partecipato alla cerimonia del Canada, le cui truppe parteciparono in forze allo sbarco, al Juno Beach Centre di Courseulles-sur-Mer, insieme al premier canadese Justin Trudeau e a quello francese Gabriel Attal. L'erede al trono rappresenterà la corona britannica accanto al premier Sunak nel corso della commemorazione collettiva in programma più tardi nella località di Saint-Laurent-sur-Mer, vicino ad Omaha Beach dove avvenne il sanguinoso sbarco del contingente americano, mentre re Carlo e Camilla torneranno nel Regno Unito.

Anche il premier britannico Rishi Sunak è intervenuto alla cerimonia": Avete rischiato tutto e vi dobbiamo tutto", ha detto ai reduci. "Ci impegniamo a non dimenticare mai ciò che le persone hanno sacrificato nello sbarco in Normandia - ha aggiunto il primo ministro - perché solo ricordando possiamo essere certi che la causa per cui hanno combattuto non sarà mai data per scontata". Sunak ha concluso ricordando la necessità di onorare i reduci "oggi e per sempre".