"Sì, Bibi è d'accordo": Donald Trump ha risposto così in una intervista alla Cnn quando gli è stato chiesto se il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu fosse d'accordo nell'interrompere i bombardamenti a Gaza e sostenere la visione più ampia degli Stati Uniti per la pace nella Striscia.
Telefonata tesa tra Donald Trump e Netanyahu venerdì sera, dopo il sì condizionato di Hamas al piano di pace Usa. Stando ad Axios, il tycoon ha chiamato Bibi per discutere di quella che lui considerava una buona notizia ma il leader israeliano a pensava diversamente. "Bibi ha detto a Trump che non c'era nulla da festeggiare e che non significava niente", riferisce Axios, secondo cui Trump ha reagito bruscamente: "Non capisco perché sei sempre così fottutamente negativo. Questa è una vittoria. Accettala".
Sempre alla Cnn, il presidente americano ha chiarito che Hamas subirà una "distruzione completa" se si rifiuterà di cedere il potere e il controllo di Gaza. Jake Tapper della Cnn ha incalzato Trump sulla reazione di Hamas alla sua proposta di cessate il fuoco in 20 punti, citando l'interpretazione del senatore repubblicano Lindsey Graham, secondo cui il gruppo palestinese avrebbe di fatto respinto il piano, insistendo su "nessuno smantellamento, mantenere Gaza sotto controllo palestinese e collegare il rilascio degli ostaggi a negoziati". "Ha torto?" ha chiesto Tapper. "Lo scopriremo. Solo il tempo lo dirà!!!" ha risposto Trump, aggiungendo di aspettarsi presto chiarezza se Hamas sia realmente impegnato per la pace.
Israele ha affermato che la sua squadra di negoziatori partirà per l'Egitto nel corso della giornata per colloqui indiretti con Hamas, il cui inizio è previsto per lunedì. "La squadra partirà stasera, con l'intenzione di iniziare i colloqui domani", ha detto ai giornalisti la portavoce del governo Shosh Badrosian, descrivendo le discussioni come di natura "tecnica".
Secondo nuove stime dell'Idf, Gaza City si è quasi completamente svuotata dei palestinesi. Lo riporta The Times of Israel. Secondo le stime dell'esercito, circa 900mila del milione di palestinesi che risiedevano a Gaza City prima della grande offensiva dell'Idf sono stati evacuati a sud della Striscia.
Un attacco israeliano contro richiedenti aiuti umanitari nel sud di Gaza ha causato stamattina quattro vittime: lo riferisce al-Jazeera. Il Nasser Medical Complex, afferma la testata araba, ha dichiarato che le forze israeliane hanno sparato contro i palestinesi nei pressi di un centro di distribuzione a nord di Rafah. Inoltre una fonte dell'ospedale al-Ahli di Gaza ha riferito che è stato recuperato il corpo di un bambino ucciso in un attacco aereo israeliano su un'abitazione a Tuffah, a est di Gaza City.
Sarà uno dei leader di spicco di Hamas, Khalil al-Hayya, a guidare la delegazione della fazione armata nei negoziati per porre fine alla guerra di Gaza, che inizieranno domani in Egitto. Lo riporta il canale saudita Asharq citato da The Times of Israel. La delegazione arriverà al Cairo oggi, prima di dirigersi a Sharm el-Sheikh per i colloqui di domani. Le discussioni inizieranno con la creazione delle condizioni affinché gli ostaggi vengano rilasciati entro pochi giorni, con l'aiuto della Croce Rossa, come già fatto in passato, secondo il rapporto. Al-Hayya, rimasto fuori da Gaza per tutta la durata della guerra, è stato recentemente preso di mira da un fallito attacco israeliano a Doha. È apparso in pubblico per la prima volta dall'attacco di ieri.
L'ambasciatore di Israele in Italia: 'Chi giustifica il 7 ottobre sostiene Hamas'
"Il massacro del 7 ottobre è stato un atto di brutale terrorismo. Chi è sceso in piazza a giustificarlo dimostra di non voler la pace, ma di sostenere Hamas. Condanno fermamente quanto accaduto e spero che venga denunciato senza mezzi termini". Lo scrive l'ambasciatore d'Israele in Italia, Jonathan Peled, su X all'indomani delle manifestazioni pro-palestina a Roma. Ieri, durante la manifestazione era comparso una striscione: "7 ottobre giornata della Resistenza palestinese".