di STEFANO CASINI

 

Avendo giá compiuto 27 anni, l’Associazione Marchigiani nel Mondo Sezione Uruguay, ha salutato l’anno 2025, con una grande festa per i soci. É stata al Ristorante di origine italiana, La Commedia, domenica scorsa. Anche tra i marchigiani, cominciano a prendere sempre piú forza le giovani generazioni. Abbiamo visto la presenza di bambini piccoli e la presenza di nuovi soci, come un maceratese DOC: Emanuele Luzio.

A ricordarci il percorso di questa giovane associazione, la Presidente Annaclaudia Casini e la Vice Alicia Calzolari:

D -  Oggi abbiamo visto un’ottima partecipazione di soci alla Festa di fine d’anno dei marchigiani. Quali sono i progetti per il 2026?

Anna Claudia Casini – “Tutti gli anni, il nostro compromesso é fare delle attivitá che hanno sempre caratterizzato la nostra Associazione. Dobbiamo programmare sempre un evento sociale che piace a tutti i soci, che puó essere la proiezione di un film italiano, un pranzo o un caffellatte, o invitare qualche persona vincolata alla Regione, che non é facile trovare. Raccontare, per esempio, le storie dei nostri marchigiani illustri, come abbiamo fatto alcuni mesi fa. Poi fare un autentico evento culturale, perché, dal principio, aldilá del fatto sociale, sempre abbiamo organizzato un evento culturale importante, per far conoscere la nostra regione all’Uruguay.

Alicia Calzolari – “Per noi, l’evento culturale é l’evento dell’anno al quale diamo maggiore importanza, che unisce, non soltanto i nostri soci, ma tutta la comunitá italiana. Generalmente, lo facciamo in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, perché poi, possono partecipare anche i soci del nostro IIC.

D – Poi c’é sempre la possibilitá di partecipare a riunioni italiane globali, come la FESTA CHE CI UNISCE. Come é riuscita a sopravvivere l’Associazione Marchigiani nel mondo, che, purtroppo, come tutte le associazioni regionali, ha sofferto, dopo il 2008, un taglio quasi totale di finanziamenti?

Anna Claudia Casini – “La pandemia del COVID 19, in realtá é stata una scusa di tutte le regioni per tagliare i finanziamenti, perché, questi tagli quasi totali, avvengono, come hai detto, dal 2008. Noi abbiamo avuto anni gloriosi, durante i quali abbiamo attirato l’attenzione di tutta la collettivitá e il mondo culturale uruguaiano. Abbiamo avuto eventi a sala piena dal Solis ad altri grandi scenari ma questo é ormai un ricordo.

Alicia Calzolari – “Avevamo anche molto appoggio della RAI e di GENTE D’ITALIA, quindi riuscivamo molto piú facilmente ad attrarre l’attenzione. Oggi non c’é la RAI, hanno chiuso la bocca a GENTE D’ITALIA ma, soprattutto, non c’é neanche la Regione ad aiutarci come prima.

D – Cosa succede con un marchio dell’Associazione come l’Educational Tour?

Alicia Calzolari – “Per fortuna, ancora l’Educational Tour, ha molta importanza per noi e continua ad essere attivo. Proprio adesso abbiamo parlato con una socia per far partecipare una sua nipote che ha appena compiuto 18 anni, per proporla nell’edizione 2026. É un’attivitá nella quale i giovani partecipano con entusiasmo Per noi é come un fiore all’occhiello, ma é difficilissimo coinvolgere i ragazzi giovani nelle attivitá culturali e anche sociali. Sappiamo che non é un problema soltanto per i marchigiani, é un problema generale per tutti i discendenti di italiani e direi che é un problema cronico per tutto il mondo. Ci sono stati troppi cambiamenti generazionali, le reti, i nuovi costumi e tendenze, anche perché, il vincolo con un’associazione regionale, ognuno lo vive a suo modo.

Anna Claudia Casini – “Comunque sempre e anche negli ultimi anni, abbiamo avuto la fortuna che sempre abbiamo mandato in Italia 2 rappresentanti giovani della nostra Associazione, con formazione universitaria, con un lavoro. Per esempio, due nostre giovani come le sorelle Squadroni, hanno ricevuto anche tante congratulazioni dalla Direzione della Regione Marche. Purtroppo é anche successo, in alcune occasioni, che abbiamo mandato nelle Marche, giovani che neanche parlano italiano, comunque, questa attivitá é stata importantissima. Ha creato un certo compromesso appunto dei giovani di partecipare ai nostri eventi, ma, soprattutto, ha creato in loro un maggior vincolo con la nostra regione e l’Italia tutta. Poi. Prima si pagava biglietto, vitto e alloggio, ora non é cosí, dato che la regione si incarica del vitto e alloggio. Per noi é stato un sollievo.

D – C’é qualche nuova iniziativa per i giovani marchigiani?

Alicia Calzolari – “Si, c’é ora un programma di stage per giovani per lavorare in una ditta italiana per un determinato periodo di tempo e, anche se la nostra Associazione é relativamente piccola, abbiamo avuto l’occasione di poter mandare nelle Marche 2 giovani che si sono presentate e che sono stati accettate l’anno scorso. Purtroppo, per via di tempistica, esami universitari ecc. non hanno potuto andare quest’anno, ma la Regione si é compromessa di riceverle nel 2026. Sono Maia Muniz, figlia di un’anconetana e Maria Torres.

 

STEFANO CASINI