Con il 99% delle schede scrutinate, il conservatore Nasry Asfura, sostenuto da Donald Trump, mantiene un vantaggio minimo nella corsa alla presidenza dell'Honduras, mentre il suo principale rivale, il centrista Salvador Nasralla, denuncia "un furto" e parla apertamente di brogli elettorali.
Per Nasralla "il sistema è stato manipolato" e il suo partito avrebbe ottenuto "il 20% di voti reali in più" rispetto a quello di Asfura.

In un lungo messaggio su X ha chiesto un "conteggio voto per voto" delle sezioni dove, a suo giudizio, "non si è usato il riconoscimento biometrico e le schede sono state redatte a piacimento".

Irregolarità già denunciate all'indomani del voto del 30 novembre anche dalla candidata Rixi Moncada del partito al governo (di sinistra) - Libertà e Rifondazione (Libre) - che ha già annunciato che non riconoscerà i risultati delle elezioni. Asfura si mostra invece sicuro della vittoria e ha limitato le apparizioni pubbliche.
 Secondo gli ultimi dati preliminari, Asfura raccoglie il 40,53% dei voti contro il 39,16% di Nasralla, con uno scarto di 43.766 schede. Moncada, è molto distanziata al 19,32%.
Il conteggio - avanti a singhiozzo sin dalle prime ore - non è ancora chiuso. Il Consiglio nazionale elettorale (Cne) deve ancora verificare almeno 2.749 verbali contestati per presunte "inconsistenze", pari al 14,5% del totale delle schede valide.
Il termine ultimo per proclamare un vincitore è il 30 dicembre.