Costano oltre un miliardo di euro alle casse dell’Inps, sono pagate in ben 160 Paesi e vanno a beneficio di un piccolo plotone di 400mila persone. Stiamo parlando dei pensionati italiani all’estero, tornati sotto i riflettori dopo che tra gli emendamenti "segnalati" alla Manovra è rispuntata la misura "cattura-pensionati", con una riduzione delle tasse a forfait del 7% per 5 anni in favore delle persone con una pensione e residenti all’estero da almeno 5 anni che scelgano di venire (o tornare) nelle Regioni del Sud Italia (Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.

L’obiettivo sarebbe quello di far sbarcare o rientrare in Italia 100mila pensionati. In totale le pensioni pagate all’estero nel 2018 sono 392mila: i principali Paesi sono il Canada (54mila pensioni), la Germania (52mila), la Svizzera (47mila), l’Australia (46mila) e la Francia (44mila). Spesso con importi medi mensili molto bassi perché si tratta di persone che in Italia hanno lavorato pochi anni e poi si sono trasferiti all’estero in cerca di miglior fortuna.

Prendiamo il Canada ad esempio: qui l’importo medio mensile è di 107 euro, in Germania si sale a 138 e in Svizzera si sfiorano i 200 euro. Secondo i dati Inps 2018 l’importo medio complessivo delle pensioni all’estero è di 245 euro. La spesa annua è dunque di poco superiore al miliardo. Sono 210.230 le pensioni pagate in Europa (importo medio mensile 261 euro), 90.161 nell’America settentrionale (147 euro mensili), 46.086 in Oceania (144 euro), 38.148 in Oceania (353 euro mensili), in resto si divide tra Asia, Africa e America Centrale.

C’è poi chi decide di espatriare dopo la pensione, scegliendo magari questi Paesi dove il costo della vita è basso oppure ci sono condizioni fiscali favorevoli. Il caso emblematico degli ultimi anni è quello del Portogallo: chi decide di trasferire a Lisbona e dintorni la "residenza non abituale" non paga nessuna tassa sulla pensione per 10 anni. I pensionati italiani più ricchi li troviamo però a Cipro: i 175 pensionati italiani incassano in media ben 5.481 euro al mese. Seguono gli Emirati Arabi Uniti: appena 67 italiani con un assegno medio di 3.606 euro. Si arriva poi al Portogallo: le 1.914 pensioni pagate dall’Inps valgono in media 2.545 euro al mese. A seguire Turchia e Malta con pensioni medie mensili dai 2mila euro in su.

La maggior parte delle pensioni pagate all’estero - ha sottolineato il presidente dell’Inps, Tito Boeri in un’audizione al Senato sul regime pensionistico degli italiani all’estero - hanno una contribuzione in Italia inferiore ai sei anni, pari a circa il 70%, poco più dell’80% ha una contribuzione inferiore a 10 anni. Pochi contributi, dunque, per un conto a carico dell’Istituto di previdenza che, come detto, supera il miliardo.