Caro Pier Felice degli Uberti,

prima di tutto, mi scuso per l'uso improprio dell'italiano, sto lavorando per migliorare. Apprezzo l'opportunità che tu e "La Gente d´Italia" ci offri attraverso le tue ricerche per conoscere meglio i nostri antenati. Nel mio caso particolare, al tempo di COMUNITY-RAI, ho ricevuto importanti informazioni da te, che mi hanno messo sulla buona strada per arrivare alle mie radici. Questo è esattamente il motivo per cui mi rivolgo di nuovo a te e mi guida dove andare per scoprire la data di imbarco dei miei antenati che presumo per la vicinanza del paese in cui vivevano - Giusvalla - sarebbe dal porto di Genova e forse intorno al febbraio 1880. Vorrei anche poter conoscer il nome della nave. In secondo luogo, voglio indagare sull'origine e la storia di Giusvalla. Cordiali saluti.

Giulio Scarrone (Uruguay)

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Caro Giulio,

mi fa molto piacere rincontrarla su Gente d’Italia, e mi fa molto piacere che i miei consigli sono stati utili per andare alla ricerca dei suoi antenati. Rispondo ai suoi nuovi quesiti: iniziamo da Giusvalla (Giüsvala, Giüsvalla, oppure Giüšvalla in ligure, Giusvâla in piemontese), un comune italiano di 419 abitanti della provincia di Savona in Liguria. Fin dall'epoca longobarda il territorio era inserito nei possedimenti dell'abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) attraverso il controllo dell'abbazia di San Salvatore di Giusvalla e che dipendeva quindi in ultima istanza dalla Santa Sede, assieme ai tanti possedimenti, il territorio era inserito nel grande feudo reale ed imperiale monastico.

La leggenda vuole che un re longobardo (forse Liutprando) nell'VIII secolo edificasse l'abbazia di San Salvatore di Visiovalla (Visiovallis), nella zona oggi definita "Valla", dandola ai monaci di Bobbio (come si legge in “Monumenta Aquensia” di Moriondo). Il borgo venne quindi compreso nella Marca Aleramica dal X secolo. Nei secoli successivi il territorio cambiò più volte proprietario signorile: dei marchesi di Ponzone nel 1327, dei marchesi del Monferrato nel 1444, della famiglia genovese Spinola nel corso del XVI secolo, dell'altra famiglia genovese Imperiale ed infine dei San Martino di Agliè. Nel 1738 passò sotto il Regno di Sardegna seguendone le sorti fino all'Unità d'Italia. Per quanto riguarda la sua ricerca, come dico sempre, oggi abbiamo una fonte importantissima: Antenati (http://www.antenati.san. beniculturali.it) che ci permette di trovare on line gran parte dello stato civile (ovvero gli atti di nascita, matrimonio e morte dei nostri antenati). L’Archivio di Stato di Savona conserva gli atti provenienti da tanti comuni compreso, nel suo caso, Giusvalla dove troverà gli atti dei suoi antenati diretti. Per informazione dico che l’Archivio di Stato di Savona conserva i fondi dello Stato civile che documentano gli eventi di nascita, matrimoni e decessi di un lungo periodo storico.

Il complesso delle fonti si articola in: Stato civile del comune di Savona (dal 1806 al 1865, mancano le fonti tra il 1813 e il 1837); Stato civile italiano per tutti i comuni della provincia (1866- 1935). In questo fondo sono compresi anche i registri di cittadinanza, le pubblicazioni di matrimonio e gli indici nominativi decennali. Gli atti, che presentano qualche lacuna nella continuità delle serie, sono liberamente consultabili se non contengono dati sensibili o protetti dalla legge di tutela della privacy. Detto questo, lei non mi scrive i nomi degli antenati che cerca ed aggiunge una data: 1880, in quell’anno ci sono tanti Scarrone a Giusvalla ma non sapendo il nome non posso trovare dei dati. Lo stesso vale per la nave su cui si sono imbarcati i suoi antenati, senza il nome non posso fare nulla. In ogni modo il cognome Scarrone è diffuso in Italia con circa 455 famiglie, distribuito su 144 comuni italiani, il comune dove è più diffuso è Torino. Consiglio di rivolgersi all’Instituto de Estudios Genealógicos del Uruguay, una associazione senza fini di lucro fondata nel 1979, che può essere utile a fornire varie indicazioni su come trovare le navi giunte in Uruguay. Fra le famiglie storiche ricordo l’antica e nobile famiglia piemontese, di chiara ed avita virtù, con residenza nella città di Chieri, ove risulta ascritta con il titolo di Conti di Revigliasco.

L'origine di tal cognominizzazione, al dir di illustri genealogisti, andrebbe ricercata nel toponimo "Scaro", antica località della podesteria di Moneglia, probabilmente luogo natio di un, oggi ignoto, capostipite. Tal casato, inoltre, nel corso dei secoli, riuscì sempre a distinguersi, grazie agli elevati personaggi a cui diede i natali. Tra questi, ricordiamo: Rolando, eletto Proconsole del comune di Casoli del Monferrato, in data primo luglio 1384; Pietro, maestro di campo, arruolato nell'esercito di Carlo III di Savoia; cav. Paolo, dottore in "utroque jure", vivente in Torino nel 1564, come viene documentato; Giacomo, soldato di ventura al servizio della Serenissima, vivente nel 1569; Leandro, Regio Notaio, vivente in Torino nel 1667; dott. Ascanio, insigne medico, operativo presso varie corti, italiane ed europee, fiorente nel 1723.

Fra i personaggi noti troviamo Annalisa Scarrone, da tutti conosciuta come Annalisa, nata il 5 agosto del 1985 a Savona. Sin da piccola canta in diversi corsi e studia chitarra classica. Dopo essersi cimentata nell'apprendimento della tecnica vocale e musicale fin dai tredici anni di età, si dedica al flauto traverso e al pianoforte. Si esibisce con diversi gruppi locali come corista o cantante solista a partire dal 2000, non disdegnando anche la partecipazione a cori orchestrali.

Pier Felice degli Uberti, Presidente Istituto Araldico Genealogico Italiano