Nel secondo trimestre del 2020 il Pil italiano, a causa degli "effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate", è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti dello stesso periodo ma di un anno fa. Ad annunciarlo è l'Istat, precisando che si tratta del "calo peggiore dal 1995 a oggi". Il calo degli export e la crisi del settore lavorativo sono stati i due elementi principali che hanno segnato - per l'istituto - il crollo anomalo del Pil.