Obiettivo: cappotto. A due settimane al voto per le regionali, il leader della Lega Matteo Salvini punta a fare bottino pieno in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, dove il 20 e 21 settembre si voterà per il rinnovo dei Consigli regionali. "Se dovessi fare un pronostico, dico che vinceremo 7 a 0", ha dichiarato ieri il segretario del Carroccio. "Gli esiti saranno sorprendenti anche in Campania. Non vedo l'ora di contare i voti veri", ha aggiunto l'ex ministro dell'Interno incassando l'endorsement di Giorgia Meloni: "7-0 per il centrodestra? non lo considero neanche un obiettivo così distante", ha commentato la leader di Fratelli d'Italia. "Mi pare - ha rincarato la dose la parlamentare romana - che da una parte ci sia un consenso diffuso verso il centrodestra e dall'altra ci sia un dissenso diffuso verso un centrosinistra che non è stato in grado di dare risposte né nelle Regioni né a livello nazionale". E proprio tra Lega e FdI si gioca una delle partite più interessanti del voto settembrino. Una partita tutta interna al centrodestra, con lo schieramento di via Bellerio quotato sempre come primo della coalizione (secondo gli ultimi sondaggi), ma incalzato da Fratelli d'Italia, data in forte crescita e Forza Italia, in questi giorni, con gli occhi puntati sul San Raffaele, dove è ancora ricoverato il leader Silvio Berlusconi. Nel centrosinistra, intanto, dopo i timori espressi nelle ultime ore anche dal premier Giuseppe Conte con l'appello caduto nel vuoto per l'alleanza allargata anche a livello locale, l'ottimismo non sembra essere di casa. "Conte non sta facendo campagna elettorale e di sicuro non si vota sul governo. Certo è che in tante regioni rischiamo di non vincere perché siamo divisi. Questo non va bene", ha ammonito il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu). "Il mio auspicio - ha proseguito l’esponente della maggioranza - è che gli elettori siano migliori di noi e facciano nelle urne quello che noi non siamo riusciti a fare prima". Salvini, dal canto suo, ha ammesso di sognare la spallata a un governo "che tira a campare". Intanto, però "il Paese muore di non decisioni", ha sbottato il segretario leghista lanciando il guanto di sfida.

STEFANO GHIONNI