Un vero e proprio appello quello che ha fatto ieri Papa Francesco, ricevendo in udienza 200 volontari e amici del Banco Farmaceutico, in merito al vaccino che, una volta trovato, dovrà essere fornito indistintamente a tutta la popolazione mondiale, nessuno escluso.

"La recente esperienza della pandemia, oltre a una grande emergenza sanitaria in cui sono già morte quasi un milione di persone, si sta tramutando in una grave crisi economica, che genera ancora poveri e famiglie che non sanno come andare avanti. Mentre si opera l'assistenza caritativa, si tratta di combattere anche questa povertà farmaceutica, in particolare con un'ampia diffusione nel mondo dei nuovi vaccini. Ripeto che sarebbe triste se nel fornire il vaccino si desse la priorità ai più ricchi, o se questo vaccino diventasse proprietà di questa o quella Nazione, e non fosse per tutti. Dovrà essere universale, per tutti".

E poi ancora: "A volte si corre il rischio di non potersi curare per mancanza di soldi, oppure perché alcune popolazioni del mondo non hanno accesso a certi farmaci". Il Pontefice ha poi aggiunto: "La Giornata di Raccolta del Farmaco è un esempio importante di come la generosità e la condivisione dei beni possono migliorare la nostra società e testimoniare quell'amore nella prossimità che ci viene richiesto dal Vangelo. Benedico tutti voi qui presenti, le vostre famiglie. Benedico e chiedo a Dio di benedire tutti voi che, come ha detto il presidente, siete di diverse religioni".