Lazio, Liguria e Veneto osservate speciali. Le tre regioni sono state classificate, ad "alto rischio" dall'Iss per quanto concerne la probabile futura diffusione del virus. Altre tredici, invece, sono state classificate a rischio moderato, di cui due (Marche e PA Trento) con una probabilità elevata di passare alla soglia più alta nel prossimo mese, nel caso, in cui si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità del virus. Infine altre cinque regioni sono state classificate a rischio basso. E' quanto si afferma nella bozza del report relativo al monitoraggio settimanale della mappa del contagio in Italia stilata dall'Istituto superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Ebbene alla luce di quel report, l'indice di contagio (Rt) si sarebbe stabilizzato a quota 0,86 nel periodo compreso tra il 25 novembre e l'8 dicembre 2020, rispetto allo 0.82 del monitoraggio effettuato la scorsa settimana. Tuttavia l'incidenza nel Belpaese sarebbe rimasta ancora troppo elevata e l'impatto dell'epidemia è rimasto ancora sostenuto nella maggior parte dello Stivale. Tale situazione, secondo l'Iss, non consentirebbe un allentamento delle misure adottate nelle ultime settimane e richiederebbe, addirittura, un rafforzamento delle stesse in alcune aree del Paese. In particolare, appunto, nelle tre regioni considerate a più alto rischio. Nella bozza di monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Iss si osserva, dunque, per la prima volta, "un segnale di controtendenza nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente nell'intero Paese, con il ritorno di tre Regioni ad una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 (Lazio, Lombardia e Veneto)".