La musica non deve fermarsi, mai. Nemmeno quando la pandemia sta cercando di riscrivere la nostra vita. Ed è quello che è successo a New York, grazie a una partnership di grande spessore. Da una parte Fendi, l'iconica casa di moda italiana che non ha bisogno di presentazioni, dall'altra una celebrità, nel proprio campo, la Juilliard School, conservatorio, punto di riferimento della musica, ma anche nella danza e nella prosa, nella Big Apple dal 1905.

In oltre un secolo di attività dalla Juilliard sono usciti ballerini, coreografi, attori e ovviamente musicisti di fama mondiale. Un elenco lunghissimo che comprende ogni aspetto della musica, dalla classica a quella più moderna. Un solo esempio? Henry Mancini, uno dei più grandi compositori di musica per film. Ma per tornare all'attualità, ecco che nell'ambito del progetto 'Anima Mundi', per la sua ultima campagna Fendi ha contattato sei giovani musicisti di jazz, grandi promesse, che al momento stanno studiando nella scuola d'arte di New York. E, particolare significativo, si è trattato anche della prima volta che il gruppo si è riunito da quando il COVID ha fatto la sua apparizione, costringendo al lockdown, totale o quasi.

Gli studenti selezionati da Fendi sono allievi di Wynton Marsalis, pluripremiato trombettista, che dirige il corso jazz alla Juilliard. "La loro originale performance - si legge nel comunicato stampa di Fendi - onora lo spirito di New York e la comunità che si ritrova, abilitando in questo modo giovani studenti e artisti". E si tratta solo dell'inizio perchè Fendi ha anche istituito una collaborazione con la scuola per sostenere le borse di studio agli studenti. Colin Waters, sassofonista, Summer Camargo, trombettista, TJ Reddick, batterista, Jayla Chee, bassista, Tyler Henderson, pianista e Jasim Perales, trombonista, si sono esibiti in una atmosfera molto particolare, indossando anche abiti Fendi al fine di rendere più che mai visibile l'intersezione tra arte, musica e moda e anche per ribadire, altro aspetto importante, come il suggestivo panorama di New York si incastri alla perfezione con il lusso del fashion italiano. Inutile quasi sottolineare l'entusiasmo con il quale i sei musicisti hanno intrapreso questa nuova particolare performance.

"Una cosa bellissima - hanno dichiarato la bassista Jayla Chee - con un brand così rispettato e conosciuto come Fendi si è messa ancora più in evidenza l'unione tra jazz e moda, un grande risultato, come la rappresentazione della convivenza a New York di tante culture artistiche. Un onore essere parte di un progetto come questo che l'ha dimostrato. Noi abbiamo dedicato amore e tempo alla musica, Fendi ha fatto lo stesso con gli abiti e grazie alla troupe video sono uscite immagine straordinarie". Una fusione tra l'ingegno del jazz e quello del designer: musica e abiti si sono uniti in un corpo solo. Spettacolare e suggestive le immagini, la musica, lo show di Fendi e aver scelto il jazz ovviamente non è stato un caso.

"Il jazz - ha spiegato Aaron Matson, compositore e arrangiatore, in una intervista rilasciata a TeenVogue - rappresenta una forma d'arte che pone in primo piano quella che è l'individualità e al tempo stesso celebra la personalizzazione dello stile. Come ci si esprime con una melodia ecco che si sceglie il colore di una giacca: credo per questo che il legame tra il jazz e la moda sia molto forte. Come si cerca l'espressione della propria personalità attraverso i suoni, lo si fa anche nel modo in cui ci si veste. E per me si è trattato di un grande privilegio e onore lavorare con Fendi per mettere in evidenza queste connessioni".

di SANDRA ECHENIQUE