Quando esce dal Quirinale, Roberto Fico ufficializza ciò che era nell'aria dal pomeriggio, da quando cioè Renzi, Pd e M5S hanno iniziato a rimpallarsi a vicenda le responsabilità del fallimento della trattativa sul Conte ter: "Ho comunicato al presidente Mattarella l'esito del mandato. Allo stato attuale rimangono le distanze, non c'è disponibilità a dare vita a una maggioranza", spiega il presidente della Camera.

"Ringrazio nuovamente il presidente Mattarella per la fiducia", prosegue Fico. "È stato un onore poter dare il mio contributo in un momento così delicato della vita del nostro Paese". Al presidente della Camera arriva un messaggio di gratitudine del Movimento, a firma dei capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa ed Ettore Licheri: "Il nostro ringraziamento di cuore a Roberto Fico che ha preso sulle spalle una situazione molto complessa con lo spirito costruttivo che lo contraddistingue e nell'interesse per il Paese".

E prima ancora che parli Mattarella, su Facebook Alessandro Di Battista ribadisce il suo no all'ipotesi Mario Draghi: "Repetita iuvant...", scrive il 'Dibba' condividendo un articolo dello scorso 31 agosto a sua firma in cui definiva l'ex governatore della Bce come "l'apostolo delle elite".

Parola, quindi, al Capo dello Stato: "La crisi sanitaria, economica, sociale e finanziaria richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l'attività ridotta al minimo", il monito di Mattarella. "La verifica della maggioranza ha dato esito negativo, ora si presentano davanti due strade alternative: un nuovo governo adeguato a fronteggiare le gravi emergenze, oppure le elezioni anticipate".

Ipotesi, quella del voto, sulla cui opportunità Mattarella invita a riflettere attentamente: "La lunga campagna elettorale e la ridotta attività di governo coinciderebbero con un periodo cruciale per il nostro paese, sotto il profilo sanitario, sociale ed economico. A fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede provvedimenti radicali e tempestivi".

"Entro il mese di aprile - prosegue il Presidente - va presentato il Recovery plan ed è fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza perché quegli indispensabili finanziamenti vengano presto: restano due mesi di tempo per discutere il piano con un mese ulteriore per approvarlo da parte della commissione Ue, occorrerà successivamente provvedere tempestivamente ad attuarlo. Un governo ad attivita' ridotta non sarebbe in grado di farlo e non possiamo permetterci di perdere questa occasione fondamentale per il nostro futuro".

Infine, un invito a tutte le forze politiche in campo: "Avverto il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo per far fronte con tempestività alle gravi emergenze in corso. Darò presto un incarico non politico".

Subito dopo il discorso del Capo dello Stato, sul profilo Twitter del Quirinale è comparso un importante annuncio: "Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per domani mattina alle 12 al Quirinale il Professor Mario Draghi".