di ROBERTO ZANNI

Austin, Texas. Dalla capitale di 'The Lone Star State' è partito l'assalto a uno dei tanti gioielli del made in Italy: AMB, azienda leader nel settore packaging per alimenti. E alla fine la società italiana è diventata americana. L'acquisto è stato firmato da Peak Rock Capital, un fondo a stelle e strisce specializzato nelle medie imprese. Perchè subito dal Texas avevano visto che si trattava di una acquisizione di alto livello. Perchè AMB, che ha il proprio headquarter in Friuli, a San Daniele non a caso una delle capitali del prosciutto, seppur con una storia relativamente breve alle spalle, è stata fondata nel 1969, rappresenta il top nel proprio segmento di mercato. Ha 5 sedi in Europa, 4 delle quali produttive, con 8 magazzini e il 2020 l'ha chiuso con un fatturato di 180 milioni di euro in grande crescita rispetto all'anno prima terminato con 108,8 milioni, senza dimenticare che in AMB ci sono 430 dipendenti. E l'azienda rappresenta un interlocutore unico capace di gestire i processi del packaging per alimenti a 360º. Infatti si va dal design per arrivare fino agli stampati. Ogni passo. E Peak Rock Capital ha voluto cogliere al volo la grande opportunità. "AMB - ha infatti sottolineato Alex Dabbous amministratore delegato del fondo per il settore Europa - rappresenta una opportunità per investire in un fornitore di prodotti riciclabili all'interno di un mercato europeo stabile e in crescita per quello che riguarda i materiali degli imballaggi alimentari rigidi'. L'accordo è stato chiuso attraverso un secondo​ fondo di proprietà Peak, ma la caratteristica del gruppo texano è proprio quella di puntare fortemente su gruppi, aziende a conduzione familiare, come nel caso di AMB che finora è stata sempre sotto la guida della famiglia Marin. Non è stato rivelato dagli acquirenti, e nemmeno dai venditori, il prezzo con il quale la trattativa​ si è chiusa, ma generalmente gli investimenti tipici di Peak Rock Capital vanno da un minimo di 50 milioni di dollari​ (che ovviamente non comprende questo caso) fino a un top di 750 milioni. Viste le dimensioni e il giro d'affari di AMB, si è trattato di una vendita che non mette a rischio la struttura italiana dell'azienda, anzi tutto il contrario. La conferma è arrivata dall'attuale Ceo, Bruno Marin. "Questo accordo - la sua dichiarazione - rappresenta un ulteriore passo avanti nei nostri piani di crescita, probabilmente il più importante nella nostra storia. In oltre 50 anni AMB ha raggiunto questo traguardo grazie a persone di talento e senza mai perdere di vista i nostri obiettivi. Peak Rock Capital​ è un investitore storicamente attivo nel nostro mercato, conosce sia il nostro business che il potenziale di crescita della nostra azienda". Una cessione della maggioranza delle quote, anche se la famiglia Marin rimarrà comunque attiva e al momento non sono previste nemmeno mutazioni nella composizione del consiglio di amministrazione che attualmente comprende Bruno Marin (CEO), Giles Peacock, Paolo Cescutti e Rolf Liebfried. Una cambiamento di proprietà, definito anche partnership, che ha come obiettivo primario "l'ulteriore accelerazione dei nostri piani di sviluppo - le parole ancora di Bruno Marin - attraverso la realizzazione di prodotti sostenibili nell'ambito della economia circolare. Sostenibilità e sicurezza alimentare continueranno a essere al centro delle nostre attività". Obiettivi comuni per rendere l'azienda ancora più forte al vertice di questo importante settore di mercato che nel 2020, nonostante la pandemia, per AMB è ulteriormente cresciuto. "Non vediamo l'ora - ha quindi concluso Alex Dabbous in rappresentanza dei nuovi proprietari - di poter sostenere la famiglia Marin e tutta la direzione dell'azienda italiana che fino a questo momento ha mostrato un enorme talento nel raggiungere gli obiettivi strategici: dall'espansione geografica alla acquisizioni di nuovi clienti per passare infine alla innovazione dei prodotti".