Anci, Conferenza delle regioni, Upi, imprenditori e commercianti: il giro di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi si è concluso, oggi, con l'ultimo decisivo incontro: quello con le parti sociali. Da una parte i rappresentanti di Comuni, Province, Regioni, Associazione italiana delle banche, Confcommercio e Confindustria; dall'altra i sindacati.

ALTRI SI PER L'EX "NUMERO UNO" DELLA BCE
Con tutti, l'ex "numero uno" della Bce ha parlato a lungo. E da tutti, anche in questo caso, così già accaduto in occasione dei "faccia a faccia" con i gruppi parlamentari (con la sola eccezione di FdI), non sono arrivate noie particolari per il superbanchiere, il quale, anzi, ha incassato ulteriori sì per l'operazione "varo" nuovo governo.

L'ALLARME DI CONFCOMMERCIO
Semaforo verde, dunque, ma anche qualche tiepido campanello di allarme. Come quello suonato da Confcommercio, per esempio, con il presidente Carlo Sangalli che ha avvertito: "La situazione è drammatica, oltre 300mila imprese rischiano la chiusura. Servono la proroga della cassa Covid e ristori tempestivi".

GLI INDUSTRIALI: C'E' TANTO DA FARE
Anche dagli industriali, come detto, è arrivato il massimo appoggio a Draghi. "C'è molto da fare, ecco perché diamo il nostro sostegno convinto all'azione che Draghi dovrà intraprendere", ha spiegato il presidente degli industriali, Carlo Bonomi, al termine del colloquio.

VIA LIBERA ANCHE DAI SINDACATI
Ad appoggiare il presidente del Consiglio incaricato sono stati poi anche i sindacati. "C'è la nostra piena disponibilità a dare un contributo", ha ribadito Annamaria Furlan, presidente della Cisl. "Abbiamo chiesto che prosegua il blocco dei licenziamenti", ha aggiunto. E il leader della Cgil, Maurizio Landini ha sottolineato: "Il confronto con le parti sociali deve proseguire".

LE PRIORITA' DEGLI ENTI LOCALI
"Abbiamo indicato al presidente incaricato due priorità: il piano di vaccinazione nazionale e la partecipazione alla stesura e realizzazione del Recovery Fund" ha spiegato l'Anci (l'associazione dei comuni italiani) che, insieme alla Conferenza delle regioni ed all'Upi (l'Unione delle province), ha aperto le consultazioni con le parti sociali.

DECARO E BONACCINI DA DRAGHI
Il presidente dei sindaci Antonio Decaro, infine, e quello dei governatori Stefano Bonaccini, hanno ringraziato Draghi per la convocazione ("un fatto non scontato" hanno detto) e hanno messo sul tavolo dell'ex governatore della Bce le loro richieste e le loro proposte.