Formato il nuovo governo con i 23 ministri scelti dal premier Mario Draghi, è giunto ora il tempo di completare la squadra, con le nomine dei sottosegretari. I partiti della vasta ed eterogenea maggioranza che appoggia l'esecutivo capitanato dall'ex "numero uno" della Bce, stanno ancora limando la lista con i nomi dei candidati ad una poltrona che conta. Identikit che, con ogni probabilità (ma non è detto al cento per cento), potrebbero finire sul tavolo del Consiglio dei ministri nella seduta convocata per lunedì prossimo.

DRAGHI CHIAMATO A OPERA DI SINTESI
Il premier Draghi ovviamente è chiamato all'operazione più difficile: la sintesi tra le varie proposte che gli verranno avanzate. Inutile dire che la partita coinvolge direttamente tutti i partiti e che sarà particolarmente accesa per i ministeri chiave guidati da un "tecnico". Tutte le principali forze politiche, com'è ovvio che sia, puntano a mettere loro esponenti nei dicasteri chiave del governo. Vediamo quali e quanti sono i nomi in ballo.

I NOMI PER IL VIMINALE
Partiamo dal ministero più "importante" quello dell'Interno. A voler dar retta ai rumors, il Viminale sarebbe finito al centro delle mire della Lega dove Salvini vorrebbe uno tra Stefano Candiani e Nicola Molteni, entrambi già sottosegretari nell'esecutivo gialloverde, al fianco della ministra Lamorgese. Dal canto loro, i Cinque Stelle vi preferirebbero l'attuale capo politico Vito Crimi. Per il Pd in lizza ci sarebbe Matteo Mauri, viceministro uscente con delega alla pubblica sicurezza. In corsa anche Emanuele Fiano e Carmelo Miceli.

IN LIZZA PER IL MINISTERO DI GIUSTIZIA
Per il ministero della Giustizia, affidato a Marta Cartabia i grillini punterebbero alla riconferma del sottosegretario uscente Vittorio Ferraresi. In ambito Pd spunta fuori l'ipotesi di Valeria Valente. Ma la giustizia sta a cuore anche a Forza Italia, con Silvio Berlusconi che vorrebbe piazzare uno tra Francesco Paolo Sisto e Giacomo Caliendo. Della partita potrebbe far parte anche Italia Viva con Gennaro Migliore e Lucia Annibali.

CHI ALL'ECONOMIA?
Non fosse altro per il curriculum di Mario Draghi, il ministero dell'Economia resta uno dei dicasteri più importanti del suo esecutivo. Di sicuro quello chiamato a recitare un ruolo cruciale per la gestione del Recovery Fund. Non a caso per guidarlo Draghi ha scelto un suo uomo di fiducia: l’ex Ragioniere dello Stato Daniele Franco. La Lega vi vorrebbe "affiancare" l'ex sottosegretario Massimo Bitonci e Claudio Durigon. Il M5S vorrebbe la riconferma di Laura Castelli. I Dem sembrano decisi a puntare su Antonio Misiani, viceministro uscente all'Economia, oppure, in alternativa, su Marianna Madia, ministra della Pubblica amministrazione dell'epoca Renzi.

TOTONOMINE ALLA SALUTE
Al ministero della Salute (retto dal riconfermato Roberto Speranza) il M5S vorrebbe rivedere il viceministro uscente, Pierpaolo Sileri. Anche il Pd spinge invece per una conferma: quella di di Sandra Zampa (o per l'ingresso dell'ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin). Per la Lega ci sarebbero in lizza Luca Coletto e l'ex ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio.