L’emergenza Covid taglia di quasi 130 miliardi i consumi degli italiani che crollano dell’11,8% nel 2020 rispetto all’anno precedente e toccano il minimo dall’ultimo decennio per effetto delle restrizioni adottate per combattere la pandemia. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat a un anno dal primo lockdown.

A far registrare il risultato più negativo sono stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%. In controtendenza – continua la Coldiretti – sono solo i consumi alimentari delle famiglie tra le mura domestiche che fanno registrare un segno positivo e aumentano complessivamente del 3,3% che tuttavia non compensa il crollo della spesa fuori casa.

La riduzione dei consumi nella ristorazione ha travolto a valanga interi comparti dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore di 11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo.