Una notizia che ha sconvolto la politica uruguaiana e non solo. Andres Abt, alcalde del Municipio CH di Montevideo, è morto venerdì sera dopo aver contratto il coronavirus. 47 anni, asmatico, Abt aveva annunciato la sua positività il 25 febbraio e negli ultimi giorni si trovava ricoverato in terapia intensiva a causa dell’aggravarsi della situazione. Dal 2015 ricopriva l’incarico di titolare del Municipio CH ed era stato riconfermato alle ultime elezioni per il secondo mandato. Faceva parte del Partido Nacional ed era considerato da molti come uno dei dirigenti più promettenti in chiave futura per la guida del partito. La notizia della sua morte ha suscitato tantissimi messaggi di cordoglio anche all’interno della collettività italiana. Ancora molto forte è il ricordo della “Feria de las Colectividades”, la festa multiculturale realizzata nel 2018 nei pressi del Parque Batlle a Montevideo che vide l’Italia come grande protagonista: furono migliaia i partecipanti in un evento del tutto inedito per la città che diede una straordinaria vetrina di visibilità alle associazioni partecipanti. Pochi mesi prima di quell’evento lo stesso Abt lanciava dalle pagine di Gente d’Italia un appello a tutti gli italiani per partecipare: “Non c’è ombra di dubbio, l’Italia è un componente molto importante dell’identità del nostro paese e la sua presenza in un’attività del genere è assolutamente fondamentale” dichiarava. Tra i tanti messaggi arrivati nelle ultime ore c’è quello dell’Ente Friulano Efasce, tra i partecipanti alla festa del 2018 insieme ai campani di Aercu: “L’Ente Friulano dell’Uruguay Efasce e la Collettività italiana si rammaricano profondamente per la scomparsa di Andres Abt. Un grande abbraccio per la sua famiglia e per l’intero Municipio CH. Gli saremo sempre molto grati per la possibilità di riunirci e festeggiare con le altre comunità in quella grande festa del 22 settembre del 2018. Sappiamo che c’era la voglia di continuare a puntare su quell’evento con una seconda edizione che purtroppo si è dovuto sospendere a causa della pandemia”.