Acquisto in contanti e per una cifra davvero considerevole: 1,8 miliardi di dollari. È quanto ha sborsato DiaSorin, società per azioni italiana che opera nel campo della immunodiagnostica e diagnostica molecolare, per inglobare l'americana Luminex Corporation, società che ha il proprio headquarter nel Texas, ad Austin. Luminex è il gruppo leader nel mercato della diagnostica molecolare multiplexing. Fondata 25 anni fa Luminex fornisce anche diagnostica genetica e proteica per la ricerca accademica e scientifica senza sottovalutare il fatto che il gruppo statunitense opera nel campo dei test clinici per malattie infettive che comprendono anche il COVID-19. Solo lo scorso marzo alla FDA, Food and Drug Administration, ha presentato due combinazioni che rilevano coronavirus, influenza, virus respiratori e altre condizioni per una revisione d'urgenza. DiaSorin è convinta che a lavori ultimati nel settore test del sistema immunitario si potranno fornire nuovi prodotti da aggiungere a quelli già in atto. L'acquisto inoltre darà una impronta maggiormente importante alla azienda italiana negli Stati Uniti. "Luminex - ha dichiarato Carlo Rosa CEO di DiaSorin - si adatta perfettamente alla nostra strategia al fine di accrescere il nostro posizionamento nell'ambito della diagnostica molecolare, per ampliare la nostra presenza negli Stati Uniti e per creare un valore aggiuntivo attraverso offerte di scienza della vita". DiaSorin ha la propria sede centrale a Saluggia in provincia di Vercelli. È stata fondata nel 1968 su iniziativa di Fiat e Montecatini con tecnici italiani che si erano formati negli Stati Uniti. 'Sorin Biomedica' il nome originale con la specializzazione nello sviluppo nelle apparecchiature biomedicali orientate verso il business della diagnostica in vitro. L'attuale società è stata poi rifondata nel 2000 con una operazione di management buyout condotta dall'attuale CEO Carlo Rosa. Il nome è rappresentato dall'acronimo Sorin (Società ricerche impianti nucleari) e Dia, diminutivo di diagnostica. Il gruppo piemontese nel 2020 ha totalizzato un fatturato di 881,3 milioni di euro con un utile netto che ha raggiunto i 243,3 milioni. Attualmente la società piemontese ha oltre 2.000 dipendenti.